Honda travolgente, il Milan vince. La Samp frena a Cagliari

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L’occasione, per accorciare la classifica dopo il pareggio della Juve, c’era e le big impegnate nel pomeriggio di domenica non se la sono lasciata scappare. Se la Lazio nell’anticipo di mezzogiorno ha vinto a Firenze, il Milan ha dimostrato che la sua crescita è costante, supportata dal talento di Honda e da una difesa che, pian piano (gol subito a parte), sta sistemandosi al meglio. La squadra di Inzaghi non ha avuto vita facile al Bentegodi, specie nei primi minuti, almeno fino all’autorete di Gonzales che ha spianato la strada ai rossoneri. A poco a poco i trequartisti del Milan si sono infilati nelle maglie della retroguardia dell’Hellas ed è stato bravo Honda, in due circostanze, a inserirsi per poi finalizzare l’azione. Per il giapponese sei gol in 7 partite, per il Milan una classifica che (a 14 punti) rispecchia maggiormente le ambizioni di un club che vuole tornare grande.

Grande vuole diventare anche la sorprendente Sampdoria di Mihajlovic che ha sfiorato il successo a Cagliari e che poi ha dovuto subire, con l’uomo in meno, il pareggio (2-2) dei sardi. Gabbiadini e Okaka si sono dimostrati terminali offensivi imprescindibili per il gioco blucerchiati, resta da sistemare la difesa per poter ambire a qualcosa in più di un buon piazzamento in questo campionato.

Ritrova la vittoria dopo quattro partite in casa il Torino che ferma la corsa dell’ottima Udinese targata Stramaccioni. Neanche a farlo apposta in gol l’ex di turno, Fabio Quagliarella che ha ritrovato stimoli e condizione con il passaggio in granata e, soprattutto, una certa frequenza in zona gol: quattro reti nelle ultime quattro partite.

Finalmente il Palermo coglie il primo successo in questo campionato. La squadra di Iachini gioca bene, concede troppo agli avversari, ma alla fine riesce a vincere con i gol di Dybala e di Gonzalez. A nulla serve il momentaneo pari del Cesena segnato su rigore da Rodriguez. Poche emozioni, infine, all’Atleti Azzurri d’Italia e un solo gol, quello di Boakye che decide il match della paura tra due squadre deluse dalla classifica. I nerazzurri di Colantuono tirano un sospiro di sllievo, per il Parma di Donadoni è buoio pesto.