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Genoa-Napoli 1-2, De Guzman all’ultimo respiro beffa i rossoblù

GENOVA – All’ultimo assalto il Napoli conquista tre punti molto fortunati sul campo di un volitivo Genoa e conquista tre punti importantissimi sotto il profilo psicologico oltre che per la classifica. Tre punti infatti che consentono a Benitez di poter lavorare dopo essere riuscito – non senza l’ausilio della fortuna – a rispondere ai colpi di Juventus, Milan e Roma. L’uomo del giorno è certamente De Guzman: viene, vede e vince, moderno Augusto calcistico. Il centrocampista entra al posto di uno spento Hamsik e ha la personalità di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto per siglare l’insperata vittoria.

PRIMO TEMPO – Tre minuti e il Napoli è già in vantaggio, con troppa troppa facilità. Una combinazione tra Insigne e Higuain, in contropiede, viene chiusa dal centravanti con un perfetto cross per l’accorrente Callejon che al volo piazza sul palo lontano l’1 a 0. Ma il Genoa ha ritmo, personalità tecnica. E col passare dei minuti prende sempre più il sopravvento, soprattutto sulla fascia destra dopo la corsa e la predisposizione al cross di Edenilson, un maicon prima maniera, si sposa al meglio con la tecnica di Perotti, che corre e gioca. Sembra un giovane Diego Milito. Il Napoli col passare dei minuti rallenta e soprattutto in mezzo soffre l’ostinata pressione sui portatori palla dei liguri. Con Jorginho e Inler che non si fanno vedere, con Hamsik che è un’ombra e Callejon che poco partecipa alla costruzione, solo Insigne svaria e si fa trovare. Ma il Genoa trova le misure, al punto che è il solo Koulibaly a poter impostare. Quando anche lui trova subito un attaccante a non farlo ragionare, il Genoa diventa padrone della scena. E si accende un duello a distanza tra Pinilla e Rafael, bello quanto lo è quello tra Perotti e Zuniga. Il portiere prevale quando l’ex Cagliari svetta su cross del solito Edenilson, maliziosamente liberatosi di Zuniga, e ancora ha la meglio quando Marchese trova ancora il cileno sotto misura. Gasperini ha studiato bene la cosa, Marchese fa il terzo di difesa ma ha anche la qualità dell’esterno che mette i traversoni. E Pinilla è un cocciuto: sale in cielo sull’ennesimo cross di Marchese e stavolta infila.

Tutto Genoa? Sì anche nel male, perché questo sfrontato modo di giocare ha bisogno di attenzione assoluta. Per almeno due volte, invece, la trazione anteriore rischia di costare caro. Quando Insigne vola via dalla trequarti in solitario e viene rimontato, azione disperata, da Sturaro. Un salvataggio che vale un gol. E poi quando Callejon viene disinnescato da Perin con uscita di piede fuori area.

SECONDO TEMPO – Il copione non cambia, Benitez chiede in mezzo maggiore partecipazione ma è ancora Sturaro-Rincon la coppia a dominare la scena. Inserito nel frullatore rossoblù, il Napoli non riesce a “salire”. I genoani arrivano sempre prima. Ma col passare dei minuti la fatica appanna i migliori tra i liguri. Edenilson non riesce a proporsi come prima, Perotti si spegne, Sturaro non è Superman, Rincon, perduto il “gemello diverso”, perde un po’ le misure.
E’ il calo del Genoa più dei meriti ospiti a cambiare l’inerzia del match. Tanto più che Benitez dalla panchina pesca la verve di Mertens, vicino al gol almeno un paio di volte prima del finalone e la buona attitudine di De Guzman (prima del gol partita). Gasperini invece non ha né in Ragusa, né in Mussis l’intensità strepitosa dei centrocampisti usciti (Kucka e Sturaro) mentre Falque non ha la lucidità e il controllo di palla di Perotti.

Prima del finale tutto napoletano, Insigne e Zuniga si presentano davanti a Perin sollecitandone i riflessi. Lo scampato pericolo dovrebbe suggerire al Genoa di tornare a ringhiare sui garretti avversari  più avanti, ma il Grifone abbassa il suo baricentro e prova a ripartire con precipitazione e verticalità esasperata. Negli stretti pertugi dell’area intasata, il Napoli sguazza, la palla danza più volte a pochi metri dalla linea di porta fino a che, all’ultimo respiro, De Guzman trova il gol. Genoa punito più dei suoi demeriti, Napoli milionario. Ma un Hamsik così è un problema da risolvere.

Genoa-Napoli 1-2 (1-1)
Genoa: Perin 7  –  De Maio 6, Burdisso 5,5, Marchese 5  –  Edenilson 6,5, Rincon 6,5, Sturaro 7 (82′ Mussis 5), Antonelli 5,5  –  Perotti 6,5 (69” Falque 5), Pinilla 7, Kucka 6 (74′ Ragusa 5). All. Gasperini
Napoli: Rafael 7  –  Maggio 5, Albiol 6, Koulibaly 6, Zuniga 5,5  –  Inler 5,5, Jorginho 5,5  –  Callejon 5,5 (65′ Mertens 6,5), Hamsik 5 (74′ De Guzman 7), Insigne 5,5 (85′ Michu sv.) –  Higuain 6,5. All. Benitez
ARBITRO: Banti 6,5 di Livorno
RETI: 3′ Callejon, 40′ Pinilla. 95′ De Guzman.
NOTE: recupero: 0′ e 5′. Ammoniti: Marchese, Sturaro, Ragusa e Albiol. Angoli 6 a 5 per il Genoa.

Fonte: Repubblica

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