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Lo Stade de Suisse alle spalle, in campionato tornano i big

Come volevasi dimostrare: perché poi ci saranno tre partite in sei giorni (da domenica prossima a sabato primo novembre) e bisognerà lanciarsi sul campionato, per non perdere ulteriore terreno da chi è in fuga. La rivoluzione annunciata prevede cambiamenti ovunque, perché il Napoli ha uomini e possibilità per lasciarli giostrare e allo «Stade de Suisse» il posto è per chi ha potuto di meno o ha dato di più: Koulibaly, che le ha giocate tutte, si prende un turno di riposo; Henrique che ne ha vissute poche, va a fare il centrale al fianco di Albiol; ma in generale c’è un turn-over massiccio, con otto uomini «nuovi» rispetto a quelli che hanno cominciato l’ultima sfida, al Meazza, e che probabilmente andranno allo scontro con il Verona, domenica sera.

A VOI. E’ un rimescolamento inevitabile, che guarda all’Europa League ma (soprattutto) al campionato, a quel terzo posto da riavvicinare, alla necessità di risistemare la classifica. Le prime scelte restano ai margini d’un pomeriggio freddo – ma sostenibile – e, strano però ma verissimo, non c’è nessuno di quei quattro che ormai rappresentano il principale grimaldello per violare le difese altrui, non Higuain e non Hamsik, non Insigne e non Callejon, perché tra quarantotto ore si tornerà in campo e poi al mercoledì si sarà a Bergamo e poi dopo settantadue ore ci sarà il braccio di ferro con la Roma. A Berna c’è la possibilità (l’unica) di incidere in maniera seria e concreta sul minutaggio il resto è consegnato a chi va in campo, ai cambi in corso d’opera d’un match nel quale comunque è stata chiesta altissima concentrazione.

L’ATTESA. Da oggi c’è subito un’altra missione, per affrontar la quale arriveranno aggiornamenti su Britos e Zuniga (rimasti a casa) e probabilmente – certamente – disponibili per il Verona. Sarà un altro Napoli, c’è da scommettere, assai più vicino a quello che ha pareggiato contro l’Inter e così poco somigliante a quello che è andato a tastare l’erba sintetica di Berna: sarà un Napoli più autenticamente vero, più prossimo a quello che Rafa Benitez ha in testa e che ha dovuto smontare in Svizzera. Nel Terzo Millennio, è così che bisogna fare….

Corriere dello Sport

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