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Juventus, ripresa a ranghi ridotti. Morata: “In Nazionale grazie alla fiducia del club”

TORINO – Dopo due giorni di riposo utili per smaltire la bella sbornia di gol di Juve-Parma, i bianconeri si sono ritrovati oggi pomeriggio a Vinovo. Seduta prevalentemente atletica a ranghi ridottissimi. Assenti ben 13 nazionali: gli azzurri Buffon, Chiellini, Ogbonna, Marchisio, Giovinco e l’azzurrino Under 20  Mattiello, lo svizzero Lichtsteiner, i francesi Pogba e l’Under 21 Coman, il cileno Vidal, lo spagnolo Morata e gli argentini Pereyra e Tevez.

MARTINO: “TEVEZ NON MI HA SORPRESO” – Ritrovata dopo più di tre anni di assenza l’Argentina, impegnata questa sera a Londra contro una Croazia molto rimaneggiata (per non affaticare i titolari in vista della sfida di domenica a San Siro contro l’Italia), l’Apache ha incassato la fiducia del ct Tata Martino: “Devo ancora decidere se schierare Carlos dall’inizio. Non trovo per nulla sorprendente quanto ha fatto: lo seguivo da mesi, ora attendo conferme. Il gruppo lo ha accolto benissimo. Tevez ha una grande opportunità per riscattarsi”.

MORATA: “LA JUVE MI HA DATO FIDUCIA” – Nel quartier generale juventino rimbalzano anche le parole piene di soddisfazione di Morata, alla sua prima chiamata con la Nazionale maggiore spagnola: “Il ct Del Bosque mi ha detto che sono qui per quello che sto facendo vedere nel mio club. La Juve mi ha trasmesso grande fiducia”. Nessun dualismo, almeno a parole, con il connazionale Llorente, uno dei pochissimi big rimasti a Vinovo: “Fernando mi ha fatto gli auguri  –  prosegue Morata -. Mi ha detto che devo sfruttare l’occasione e che è molto contento per me”.

MAROTTA: “TRIDENTE PESANTE? SI PUÒ FARE” – Dei due attaccanti spagnoli ha parlato anche l’ad Marotta al quotidiano Marca: “Morata e Llorente insieme con Tevez alle loro spalle? Credo che nel calcio moderno si possa fare. Abbiamo un gruppo dalle grandi qualità tecniche e tattiche, ma le scelte toccano al nostro mister Allegri”. Secondo l’ad bianconero, Morata è destinato “a un ruolo da protagonista di qui a molto anni con la Spagna”, con l’auspicio che possa “stare per tanto tempo con noi in Italia”. Infine, in merito alla partita di Champions contro l’Atletico Madrid: “Voglio arrivarci già con la qualificazione  –  ha aggiunto Marotta -. Giocare contro i Colchoneros è sempre difficile, perché loro possono contare su un progetto molto definito e su un eccellente allenatore, Simeone, capace di ottenere il massimo dal suo undici”.

STORARI: “LA CHAMPIONS? NON È UN SOGNO MA UN OBIETTIVO” – Sono soltanto sette i giocatori a disposizione di Allegri – Bonucci, Llorente, Padoin, Romulo, Pepe, Motta, Rubinho e Storari -, un contingente così ristretto da rendere problematica anche una sfida a calcetto. Intervistato dai tifosi bianconeri via Twitter, Storari ha detto che “vincere la Champions League con la Juve non è un sogno, ma un obiettivo”. Ma c’è un’altra squadra impegnata in infermeria. La pausa servirà per recuperare Pirlo (contusione al ginocchio), Caceres (ricaduta muscolare alla coscia) e forse Evra (lesione al bicipite femorale) in tempo per la partita di sabato 22 in casa della Lazio. Da verificare le condizioni di Asamoah (infiammazione al ginocchio), che corre contro il tempo per non perdersi la trasferta di mercoledì 26 a Malmö. Quanto ai lungodegenti, Marrone (lesione al retto femorale già infortunato) ha messo nel mirino il derby di domenica 30 novembre contro il Torino, ma il suo rientro potrebbe slittare a dicembre, mentre per rivedere lo sfortunato Barzagli (ricaduta al calcagno operato a luglio) bisognerà attendere il 2015.

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Fonte: Repubblica

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