De Giovanni: “E’ stato un errore rinunciare a Reina, il vero problema è che esistono due Napoli”
MAURIZIO DE GIOVANNI, scrittore e giallista di culto, autore del best seller “In fondo al cuore. Inferno per il commissario Ricciardi” e del nuovissimo “Gelo per i bastardi di Pizzofalcone”, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi sul Calcio Napoli proposti da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, su Radio Punto Zero, con Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo in conduzione, per il consueto punto sugli azzurri. Ecco quanto ha affermato: “Il vero problema è che esistono davvero due Napoli, quello spavaldo e vincente contro le grandi e quello confuso e poco vincente con le piccole. È evidente che il pareggio con il Cagliari ridimensiona, forse definitivamente, le ambizioni azzurre. Il Napoli ha una squadra fortissima sugli undici, ottima sui tredici/quattordici ma scadente sui venti e trentotto partite, solo limitatamente al campionato, non si possono giocare con una panchina così corta. In fin dei conti la cronologia del mercato è molto chiara perché è partito bene con Koulibaly ed è finito all’ultimo minuto con De Guzman e David Lopez che sicuramente non erano le prime scelte. Lo spagnolo, ad esempio, è un onesto lavoratore del centrocampo che non scenderà mai sotto la sufficienza così come non puoi aspettarti la partita da 8. Le squadre che vanno per la maggiore, se non sbaglio, hanno tutt’altro materiale umano in quei ruoli, quindi come vuoi pensare di competere? Su Andujar mi sono chiesto più volte, nella logica dell’alternanza, come mai non abbia ancora giocato e forse, mi sto convincendo che Benitez abbia i suoi motivi. Sapete bene quali sono le mie perplessità su Rafael, ma almeno, contro il Cagliari, ha fatto due bellissime parate. Gli errori sul secondo e terzo gol? Non capisco la sorpresa perché è dall’inizio della stagione che ha questo rendimento. C’è poco da dire, lasciar partire Reina è stato un errore clamoroso che stiamo pagando a carissimo prezzo. Benitez non chiede dilettanti allo sbaraglio o belle promesse, ma giocatori di un certo livello, anche giovani, ma già di livello internazionale, anche se vedendo dei giocatori, non riesco a capire come il vivaio non riesca a produrre elementi almeno pari a questi che giocano”.