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Marciano: “Napoli, la mancata reazione è stata un colpo più forte dei due schiaffi presi”

Nunzia Marciano, giornalista di Canale 8, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “C’è poca voglia. C’è poco da dire. E ormai c’è pure poco da sperare. Un Napoli introvabile nel freddo del Meazza che scompare subendo un Milan più concentrato, più aggressivo, più preparato. Un gol. Poi un altro. Nessuna reazione da parte degli azzurri, un colpo più forte dei due schiaffi presi, che lasciano campo, lasciano spazio, lasciano che il Milan sogni. La matematica non è un’opinione e la classifica non mente. Il Napoli scivola giù, il terzo posto si allontana. L’umore è sotto i piedi. La cosa peggiore è che una partita come quella andata in scena a San Siro lascia letteralmente senza parole. Spezza le ali, chiude le porte, abbassa il tiro, frena i sogni. I conti tornano: il Napoli ha sprecato tanto, con Palermo, Cagliari, Empoli. Per strada ha perso punti e anche i suoi giocatori. Il Pipita solitario perde colpi, il cavaliere nero sbaglia senza starci con la testa e persino il Diavoletto non riesce a lasciare il segno. Marekiaro entra a carte in tavola e non fa nè caldo nè freddo. Il fu-Santo-Subito Koulibaly… i Santi li ha fatti invocare tutti quanti. Rafè le prova tutte: cambia gioco, cambia modulo, cambia squadra. Ma non c’è verso. E allora si getta la spugna. Si pensa all’impensabile, si fa fatica a credere che questo sia lo stesso Napoli della sestina alla patria di Giulietta o del gol da annali alla Roma Capitale. Un Napoli che delude anche chi l’ha sempre difeso, e adesso deve guardare in faccia alla realtà. Il cuore batte azzurro, ma ha bisogno di un bypass per battere ancora. Perché il Napoli è passione, è gioia e dolori, è starci dentro, sempre e comunque. Il Napoli è come quei figli “insisti”: che è tremendo lo puoi dire tu, che comunque lo ami. Anche quando non sai più in cosa sperare. E invochi un miracolo. Invochi che Higuain torni a segnare, che Mertens torni a segnare, che Hamsik torni a segnare, che Callejon torni a segnare. E che il Napoli torni a far “sognare”. In fondo i Miracoli avvengono e San Gennaro tifa Napoli”.

 

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!