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Da un calcio d’angolo regalato il gol della sesta sconfitta azzurra

glik torino napoli golÈ stata una beffa, ma la sfortuna stavolta il Napoli è andato a cercarsela: gettando via a Torino una partita che gli azzurri avevano ormai in pugno, dopo un primo tempo troppo prudente. È cambiato tutto con il regalo di Koulibaly, che ha permesso ai granata di passare in vantaggio a metà della ripresa: 23’, testa di Glik (sfuggito anche ad Albiol). L’assalto finale, col palo su calcio di punizione e un’altra occasione sfiorata dallo scatenato Gabbiadini, non ha evitato il ko (1-0) e l’addio ai sogni di secondo posto. Benitez, per ora, dovrà preoccuparsi di difendere il terzo da Lazio e Fiorentina.

Era già una trasferta piena di insidie e da prendere molto sul serio, per il Napoli. Ma le vittorie di Lazio e Fiorentina nel pomeriggio hanno spazzato via gli ultimi dubbi di Benitez, costringendolo per una volta a rinunciare del tutto al turn over. Priorità al campionato: con il doppio obbligo d’inseguire l’aggancio al secondo posto e consolidare il terzo. Spazio dunque per gli otto titolari risparmiati contro il Trabzonspor, giovedì scorso in Europa League. Rafa ha chiesto gli straordinari solo a Callejon, Higuain e De Guzman, che ha vinto in extremis il ballottaggio in avanti con Gabbiadini. E proprio l’olandese ha acceso subito la miccia della partita, impegnando con un tiro dalla distanza Padelli dopo appena 48 secondi. La replica del Torino è stata però di ben altro spessore e gli azzurri hanno rischiato addirittura di finire sotto nel primo assalto dei rivali (2’), vanificato con una sciagurata conclusione da pochi passi di Martinez. Avvio pirotecnico, insomma: come era logico aspettarsi dai granata e un po’ meno dal Napoli, costretto infatti a stringere i denti nella battaglia a campo aperto. Il Toro è andato avanti a testa bassa, trascinato dalla carica pure dall’entusiasmo dei suoi tifosi e dallo stadio pieno. Ma El Kaddouri (13’) s’è fatto tradire dall’emozione dell’ex e ha gettato al vento anche la seconda chance creata dalla squadra di Ventura. Brivido numero due, per gli azzurri: che però hanno almeno fatto tesoro del pericolo corso
e provato stavolta a ridurre il ritmo, puntando soprattutto sul possesso di palla. L’operazione è riuscita, in parte: peraltro con l’effetto immediato d’allontanare le insidie dalle parti di Andujar. I giocatori di Benitez hanno invece continuato a essere poco efficaci in fase offensiva e ci hanno messo parecchio per ripresentarsi in attacco: di nuovo con De Guzman e con un fulmineo bolide di Hamsik (37’), che per poco non ha pescato il jolly da 40 metri. È sembrato il segnale della svolta: con il Toro in prevedibile calo e il Napoli subito padrone della partita, in avvio di ripresa. La superparata di Padelli su Higuain (3’) ha tenuto a galla i granata, ma con l’entrata di Gabbiadini al posto di Hamsik gli azzurri hanno dato davvero l’impressione di poter passare da un momento all’altro. Invece la imprevedibile follia di Koulibaly ha rovinato tutto sul più bello. Corner regalato (23’) e gol decisivo di testa di Glik: sfuggito ad Albiol. Vana la reazione finale, col palo di Gabbiadini (imprendibile, serviva prima) e altri tentativi di Higuain e Albiol. Bye bye secondo posto: è stata una beffa. Ma dopodomani c’è già la semifinale di Coppa con la Lazio. Serve una reazione immediata.

La Repubblica

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