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Parma: dal tribunale due no a Manenti, dichiarata fallita Eventi Sportivi

PARMA – Un doppio no dal giudice. Lo ha dovuto incassare Giampietro Manenti, che aveva provato a tenere in scacco il Parma e i suoi tifosi. L’ex presidente, ora agli arresti domiciliari, aveva rilevato la Eventi Sportivi Spa, che deteneva il 90% delle quote della società ducale, dalla Dastraso Holding, che a sua volta l’aveva acquistata pochi mesi prima da Tommaso Ghirardi.

DICHIARATO FALLIMENTO EVENTI SPORTIVI DI MANENTI – Si è svolta l’udienza prefallimentare dell’azienda che detiene, tra l’altro, anche il Centro Sportivo di Collecchio. L’avvocato di Manenti, Antonio Palmieridi, aveva richiesto l’incompetenza territoriale del Tribunale di Parma, visto che Eventi Sportivi è stata registrata a Brescia (ma ha svolto tutte le proprie operazioni nella città emiliana), chiedendo anche la possibilità di un concordato in bianco che gli avrebbe permesso di mantenere la società per altri 60 giorni. Il giudice Rogato ha però respinto entrambe le mozioni, dichiarando il fallimento della Eventi Sportivi e nominando Vincenzo Piazza curatore fallimentare della procedura. Piazza è un ex revisore del Comune di Parma e commissario giudiziale del Consorzio Agrario, e il suo nome era già stato inserito nella lista dei papabili per il posto poi preso da Anedda e Guiotto, i curatori del Parma Fc.

SENTENZA: “STATO DI INSOLVENZA CONCLAMATO E IRREVERSIBILE” – Secondo la sentenza “lo stato di insolvenza appare conclamato ed irreversibile” con una “situazione debitoria complessiva, secondo le risultanze del bilancio al 30 giugno 2014, ultimo rendiconto disponibile, di euro 63.786.083, a fronte di un attivo patrimoniale di circa euro 12 milioni”. Inoltre il Tribunale di Parma ha rigettato la richiesta di incompetenza territoriale “secondo la costante interpretazione che identifica la sede principale con il luogo in cui si svolge prevalentemente l’attività amministrativa e direttiva dell’impresa, ossia dove si trova il centro propulsore dell’attività”. E’ molto probabile che, grazie anche alla sentenza odierna, il Parma riesca così a recuperare il possesso del Centro Sportivo di Collecchio, che renderebbe la società crociata molto più appetibile per un eventuale acquirente.

LEGA CONFERMA DISPONIBILITÀ PARACADUTE PER COMPRATORE –  Il club è infatti in vendita, come comunicato ieri: si parte da 20 milioni di euro e le prime offerte dovranno pervenire entro mercoledì 6 maggio. Intanto la società emiliana ha fatto sapere oggi che da parte della Lega di Serie A c’è “la disponibilità dell’intero ‘paracadute retrocessè per l’acquirente dell’azienda sportiva che faccia fronte al debito sportivo e ottenga l’iscrizione alla serie B” (una cifra stimata attorno ai 10 milioni di euro). In un comunicato stampa pubblicato sul sito internet, la società fa sapere che “Alberto Guiotto, curatore fallimentare del Parma, e Demetrio Albertini, coadiutore dei curatori, hanno incontrato nel pomeriggio di ieri il direttore generale della Lega calcio serie A, Marco Brunelli, e il responsabile degli affari legali Ruggero Sincardini. Durante l’incontro è stato fatto un esame congiunto sia della posizione debitoria del Parma nei confronti della Lega, sia dell’efficacia delle cessioni di crediti effettuate in passato dagli amministratori della società. Affrontato anche il tema del debito sportivo. Su questo punto la Lega ha confermato la disponibilità dell’intero ‘paracadute retrocessè per l’acquirente dell’azienda sportiva che faccia fronte al debito sportivo e ottenga l’iscrizione alla serie B”.

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Fonte: Repubblica

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