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Milan, ultima chance per Mihajlovic. Se perde a Roma è pronto Lippi

MILANO – Sinisa Mihajlovic avrà ancora una chance: sabato sera  a Roma con i giallorossi di Rudi Garcia in uno scontro tra “grandi” in difficoltà. Nonostante la sconfitta col Bologna, il club rossonero ha deciso di non cambiare allenatore. Sarebbe stato il quinto in due anni. La girandola è iniziata a gennaio 2014 con il licenziamento di Allegri, sostituito da Seedorf. Dopo sei mesi, la stagione Inzaghi e ora il tecnico serbo. Ma, al di là di ogni considerazione sull’inutilità di un altro cambio in corsa dopo tutte questi avvicendamenti improduttivi, ha giocato la vicinanza degli impegni in calendario.

TROPPO VICINA ROMA – Il Milan deve partire per Roma già domani perché la sfida con i giallorossi è in programma sabato sera. Difficilissimo immaginare un ribaltone con tempi così stretti. Il nuovo tecnico avrebbe avuto appena due allenamenti a disposizione per organizzare una partita delicata contro una big come la Roma, alle prese con diversi problemi ma comunque tra le formazioni di prima fascia della serie A. Due sedute: una di scarico, l’altra di rifinitura. Sarebbe stato un azzardo. Così Mihajlovic resta al timone con la necessità di fare risultato all’Olimpico dopo un filotto rovinoso con le ultime della classifica: appena una vittoria col Frosinone, pareggi con Verona e Carpi, sconfitta casalinga col Bologna.

COME DUE ANNI FA  –  Tutto tornerà in discussione dopo la partita nella Capitale con la possibilità di vedere un nuovo tecnico in panchina contro il Carpi in Coppa Italia. Sarebbe uno scenario simile a quello di due anni fa quando Allegri venne mandato via dopo il ko col Sassuolo con Tassotti in panchina contro lo Spezia in Coppa Italia e Seedorf nuovo allenatore in tribuna. Precedenti che fanno meditare sull’opportunità di nuove svolte a stagione in corsa. Ma come spesso succede  nel calcio, il colpevole principale è l’allenatore. Berlusconi è sempre più inferocito per i risultati deludenti. Ma basta mettere in fila i tempi della crisi per vedere che il Milan ha iniziato a cambiare allenatori come mai aveva fatto nella gestione dell’ex Cavaliere da quando il club è diviso in due ad: Galliani e la figlia Barbara, scelta fatta a dicembre 2013. Da allora la diarchia non ha fatto che produrre incertezze e difficoltà decisionali.

LIPPI ALL’ORIZZONTE  –  All’orizzonte il candidato numero uno per l’eventuale sostituzione è Marcello Lippi. L’ex ct ha voglia di tornare in panchina. Unico requisito: non allenare più lontano da casa. Troppo pesante la lontananza degli ultimi anni in Cina con il Guangzhou. Milano sarebbe la soluzione ideale. In seconda fila Prandelli, Brocchi e Spalletti. Ma non sarà facile per nessuno raddrizzare una rotta ormai alla deriva. In campo non si vede nessuna reazione. Col Bologna errori in serie. Dal prato arrivano anche immagini di una scarsa serenità di gruppo. Qualche diverbio dopo errori di gioco. Ed emblematica la scena finale con alcuni giocatori chiaramente contrari all’idea di ringraziare comunque il pubblico, in particolare la curva, nonostante la sconfitta. Alex ha infilato il tunnel degli spogliatoi nonostante i richiami del capitano Montolivo. Luiz Adriano e Bacca si sono fermati appena prima per onor di firma.

CERCI CHIUDE I SOCIAL  –  Altri calciatori sono travolti dalle critiche dei tifosi come Cerci ieri protagonista dell’errore a tu per tu con Mirante nel finale. L’ex di Torino e Roma ha deciso di chiudere tutti i suoi profili social per sottrarsi alla furia delle proteste. In questo scenario suona ancora più beffarda la coincidenza della sconfitta con il Bologna guidato dall’allenatore che, a ogni esonero a Milanello, sembrerebbe avere il profilo ideale per subentrare: Roberto Donadoni, milanista doc, mai preso davvero in considerazione da Berlusconi. “Il Milan ha una grande storia, ha tutto il diritto di fare le sue scelte sull’allenatore. Per quanto riguarda il mio futuro solo Dio lo conosce, io adesso penso solo a far bene a Bologna”, ha detto oggi a Radio 24 dopo aver incassato ieri pomeriggio il toccante applauso di tutto San Siro al momento dell’ingresso in campo. Da vero signore si gode la rivincita in silenzio.
  milan ac

serie A
Protagonisti:
sinisa Mihajlovic
Fonte: Repubblica

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