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Lazio, Pioli e quelle colpe non solo sue. Tocca a Inzaghi salvare il salvabile

Lazio, Pioli e quelle colpe non solo sue. Tocca a Inzaghi salvare il salvabileStefano Pioli (agf) ROMA – “La S.S. Lazio comunica di aver sollevato dall’incarico il mister Stefano Pioli. La prima squadra viene affidata al mister Simone Inzaghi”. Sono trascorse poche ore da questo comunicato che ha sancito la fine del rapporto tra la Lazio e Pioli. Due righe, secche, che lo sollevano dall’incarico per affidarlo a Simone Inzaghi, promosso dalla Primavera.

IL FREDDO ESONERO DI PIOLI: LE COLPE DA SUDDIVIDERE – Si conclude in modo quasi anacronistico, il rapporto tra la Lazio e Pioli. Perché a sette giornate dalla fine del campionato, senza più nessun obiettivo raggiungibile, un cambio di allenatore desta qualche perplessità. Sarebbe stato più plausibile, forse, qualche mese fa: di occasioni per farlo, d’altronde, non sono mancate nella stagione fallimentare dalla Lazio. Nel corso della quale Pioli, così come società e squadra, ha commesso degli errori: dalla gestione del gruppo (in particolare la questione della fascia di capitano), alla lettura sbagliata di alcune gare cruciali, passando per la preparazione della partita di ritorno di Europa League con lo Sparta Praga, probabilmente l’errore più grave della sua gestione. Le ha superate tutte Pioli, ma ha trovato il suo patibolo nel derby, in cui è finito sotto accusa per alcune scelte, come la panchina iniziale di Klose e Keita, e l’atteggiamento messo in campo dalla squadra. Ma allo stesso tempo è vero anche che il tecnico si è dovuto presentare con una linea difensiva, Patric, Bisevac, Hoedt e Braafheid, che non ha certo scelto lui e che alla società è costata 0 euro. E la sfida ai giallorossi ha dimostrato il perché. Ha tentato di farlo notare, Pioli, nella conferenza stampa subito dopo la partita, sempre con signorilità e assunzione delle proprie responsabilità: “La difesa è stato l’unico reparto con cui ho potuto lavorare in queste settimane e vi assicuro che abbiamo studiato davvero tanto le situazioni che sarebbero potute capitare e che avremmo dovuto evitare. Purtroppo non è bastato e me ne prendo le colpe”. Come dire: questi sono i giocatori che ho a disposizione. Più di così, non so proprio cosa fare. Ma me ne prendo comunque la responsabilità. Non è bastato, perché proprio in quei momenti la società lo aveva già individuato come problema principale e poco dopo lo ha sollevato dall’incarico senza dare spiegazioni in via ufficiale, a parte quel freddo comunicato. 

LA SQUADRA PARTE PER NORCIA: PRIMO GIORNO DI INZAGHI – Il posto di Pioli lo prende Simone Inzaghi, alla sua prima esperienza su una panchina di Serie A. L’ex attaccante della Lazio del secondo scudetto era già stato in odore di promozione in almeno due occasioni nel corso degli ultimi due anni, il terzo tentativo è stato quello buono. In mattinata si è presentato nel centro sportivo Formello per sbrigare le ultime pratiche burocratiche. Il suo primo allenamento non lo ha diretto nel quartier generale biancoceleste, ha aspettato direttamente che la squadra si radunasse alle 16.30 per poi partire poco dopo per Norcia. Insieme a lui promossi anche il vice Massimiliano Farris e il preparatore atletico Fabio Ripert. La partenza del pullman questa volta non è stata accompagnata da una nutrita contestazione dei tifosi come accaduto nella folle serata di ieri: sono poche le persone che hanno aspettato l’arrivo dei giocatori per mostrare il proprio disappunto, ma a parte qualche parola di troppo non si sono verificati episodi particolari. La maggior parte dei calciatori incassa senza rispondere, il capitano Lucas Biglia invece promette ai tifosi massimo impegno: “Mancano ancora sette partite e siamo a sette punti dall’Europa. Io ci credo, faremo il massimo”. Molto disponibile anche Abdoulay Konko: “La società ha deciso di mandarci in ritiro, credo servirà anche a mister Inzaghi per andare avanti e trovare una nuova strada. Per lui sarà un’opportunità per conoscere il gruppo e lavorare in serenità, visto quello che è successo ieri. L’esonero di Pioli? Ha deciso la società, io sono un calciatore e non posso entrare nel merito di certe decisioni. Dispiace per lui, le cose non sono andate bene. Adesso c’è Inzaghi, andiamo avanti e cerchiamo di cogliere il lato positivo”. ss lazio

serie A
Protagonisti:
Stefano Pioli

Fonte: Repubblica

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