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Juventus, Hernanes: “Mi manca solo il gol, poi tutto sarà perfetto”

Juventus, Hernanes: "Mi manca solo il gol, poi tutto sarà perfetto"Hernanes (lapresse) TORINO – La stagione della Juve? Una marcia trionfale. Anzi no, un crescendo rossiniano. Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima, meglio conosciuto come Hernanes e basta, è una voce fuori dal coro, uno poco incline a certe frasi fatte di pronto uso. E allora dopo aver accostato in passato il calcio alla biologia (“le mie cellule stanno diventando bianconere”) e definito quella juventina “una fabbrica di vittorie”, il brasiliano si dà alla musica. Lo scudetto in rimonta di una squadra che nel breve giro di cinque mesi e mezzo è passata dagli scantinati al superattico della classifica è per lui “come uno di quei brani che partono piano e poi crescono per esplodere alla fine”. Un’aria già ascoltata e apprezzata in patria: “Ho vissuto una rimonta simile al San Paolo (nel 2008; ndr): del resto, la mia mentalità è sempre stata quella di entrare in campo per vincere. E la Juve rispecchia in pieno questa mia voglia di portare a casa il successo”. Ma è in rimonta anche la stagione dello stesso Hernanes, partita tra tante difficoltà e troppo scetticismo: “Dare il meglio verso la fine è una mia caratteristica – prosegue l’ex di Lazio e Inter, intervistato da Sky Sport -. Ci ho messo un po’ ad adattarmi, è stato più difficile di quanto pensassi, ma adesso sono molto contento e non vorrei spostarmi da Torino. Ho ancora due anni di contratto e so di poter fare molto di più”.

Il brasiliano dimostra di palleggiare bene l’italiano (“scudetto? ce ne manca ancora un pezzo, e quindi dobbiamo… stare sul pezzo”), tanto da riadattare all’attualità bianconera il celebre slogan di Boniperti: “La matematica è l’unica cosa che conta, perché non abbiamo ancora vinto nulla”. Dopo la sua prima volta in Champions League, Hernandes “vede” il suo primo scudetto italiano, intanto che ha assimilato il ritorno al vecchio ruolo di “volante” davanti alla difesa: “Mi sento a mio agio in questa posizione: negli ultimi mesi ho imparato tanto, sono maturato come un buon vino in botte, e adesso sono pronto per fare sempre meglio”. Insomma, al numero 11 di Allegri manca soltanto il primo atteso gol in bianconero: “Mi manca un po’ la sensazione che si prova segnando, ma sono convinto che la rete arriverà”. L’ultima domanda è anche la più gettonata nei bar sport: cosa manca a questa Juve per vincere anche in Europa? Niente, a detta del “Profeta”: “Abbiamo già dimostrato il nostro valore giocando alla pari del Bayern Monaco. Penso che siamo pronti per arrivare fino in fondo anche in Champions League”.

Adesso però sotto con il primo match ball per lo scudetto: alla Juve, impegnata in casa della Fiorentina (domenica, arbitra Tagliavento), basta fare un punto in più del Napoli atteso dalla Roma (lunedì). Contro i cari nemici viola, i bianconeri recupereranno Morata (fine squalifica) e probabilmente anche Chiellini e Pereyra. I due sono tornati a lavorare in pianta stabile con il gruppo, ma per rivederli in campo dal primo minuto bisognerà attendere la domenica successiva, quando allo Stadium arriverà il Carpi. Al Franchi mancheranno invece i lungodegenti Caceres, Neto e Marchisio, che oggi ha cominciato la riabilitazione post chirurgica a Vinovo. Allegri non potrà contare nemmeno sullo squalificato Sturaro, tra l’altro alle prese con una parotite acuta che lo costringerà a 4-5 giorni di riposo con cura antibiotica. Il tecnico è orientato a confermare otto undicesimi del 3-5-2 che mercoledì ha superato la Lazio. Gli unici cambi in regia, con il probabile avvicendamento tra Hernanes e Lemina, e sulle corsie esterne, dove torneranno Evra e l’ex viola Cuadrado, già a segno nella gara di andata. Per il resto verranno confermati Rugani-Barzagli-Bonucci davanti a Buffon, con Pogba e Khedira (oppure Asamoah) interni di centrocampo e in attacco Mandzukic e Dybala, anche loro a segno nel 3-1 dell’andata allo Stadium nonché nel 3-0 rifilato mercoledì scorso alla Lazio. 

juventus

serie A
Protagonisti:
anderson hernanes

Fonte: Repubblica

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