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Branca, le auto e… la moglie: Muntari is back

Ama le auto e non le manda a dire: “Mai detto cose alle spalle!”. Sempre in faccia, come con Branca: “Indossava abiti alla James Bond per atteggiarsi”. Dal “gol fantasma” alla richiesta di Berlusconi: “Mi presenti tua moglie? Dicono che è la più bella”. Muntari torna in Italia, aneddoti e curiosità

E’ arrivato a Pescara come un passeggero qualunque: valigia, cuffiette e via. Dichiarazioni? Muto. Soltanto un piccolo saluto con la mano e un bel sorriso. Fine. Anche se “arrivato” non è il termine giusto. Meglio “tornato”, di nuovo in Serie A. Perché per Muntari l’Italia (Milano) è sempre rimasta il suo campo base. Nel nostro campionato ha lasciato un pezzo di cuore bello grande, oltre a più di 200 presenze (con quasi 30 reti). Tanti ricordi infine, dall’Udinese all’Inter. E che Triplete con Mourinho: “Mi ha dato la vita! La possibilità di vincere e di diventare uomo. Lo ringrazierò sempre”. Feeling: “Metteva sempre la faccia contro tutto e tutti, noi rispondevamo sul campo”. Emozioni. E ora? Muntari is back? Ebbene sì, pronto a ripartire col Pescara dopo l’esperienza in Arabia Saudita, a 32 anni. Zero parole, solo fatti. Perché contano quelli: nel contratto ha stabilito che non farà la conferenza stampa di presentazione. Il tempo delle chiacchiere è finito, conta soltanto lavorare.

“Tua moglie è la più bella, me la presenti?” – Gli inizi all’Udinese, poi Inter e Milan. Queste le sue tappe italiane, anche se coi rossoneri non ha alzato nesssun trofeo: “Mi fa piangere il pensiero che non ho vinto niente, ma non ho mai avuto problemi. Sarà per sempre nel mio cuore”. Qualche attrito con Inzaghi forse, nell’ultimo anno: “Non dirò mai le cose alle spalle, non sono matto, sono una persona sincera e voglio che le cose siano chiare. Per questo, se vedo qualcosa che non va, lo dirò sempre”. Diretto e sincero, come Berlusconi. Già, il presidente. Quello che nello spogliatoio, davanti a tutti i suoi compagni, gli chiese (col sorriso) di presentargli sua moglie: “Dicono che è la più bella, me la fai conoscere?”. Battuta, sorrisi, qualche imbarazzo. (PS: la sua signora si chiama Menaye Donkor e ovviamente non è male, ex miss Universo. Abbiamo detto tutto, non vi pare?).

Il “gol” di Muntari – Il calcio è strano, stranissimo. E il caso di Muntari ne è la prova: Sulley ha vinto due Scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, un Mondiale per Club, una Champions e una Coppa d’Inghilterra. Vanta anche 3 partecipazioni ai Mondiali col suo Ghana. Insomma, parecchia roba. Ma? E niente, potete andare in qualunque bar di Milano e chiedere di lui, vi risponderanno la stessa cosa: “Il gol a Buffon era buono!”. Come un ritornello. Recap: sfida Scudetto, Muntari segna, Gigi respinge da dentro la linea. Tuttavia, la rete non viene assegnata e il Milan dice addio alla sfida per il titolo. Brucia ancora. Anche se il ghanese ha detto la sua: “Non avrebbe cambiato le cose, avrebbero vinto lo stesso”. 

“Branca? Per lui ero una brutta persona” – Pochi punti di riferimento per Muntari. Uno è Mourinho e ne abbiamo già parlato, l’altro è Luciano Spalletti: “E’ stato come un padre, il primo che mi ha fatto crescere”. E ad affibbiargli un soprannome: “Mi chiamava Chiquita, come la Banana. Ma il perché non me l’ha mai detto”. E i cartellini rossi? “Perdonato!”. Un po’ troppi. Suo difetto da sempre, tant’è che una volta – dopo l’espulsione – appoggiò la maglietta sulle spalle dell’arbitro. Poi l’Inter, dove non ha mai nascosto il suo astio per l’ex dt Marco Branca: “Secondo lui ero un brutta persona, facevo casino nello spogliatoio; dopo 3 anni non ce la facevo più e ho detto ad Ausilio che la mia pazienza era arrivata al limite, Branca non si doveva più permettere di sparlare”. Stoccate continue: “Branca non mi è mai piaciuto dalla prima volta. Galliani e Braida invece sono persone per bene: sul campo d’allenamento non indossano abiti eleganti alla James Bond, come invece usa fare qualcun altro…”. Allusioni chiare. Sulley è uno che non le manda a dire. Eccentrico, look particolare sempre e ovunque. Ama le macchine e il suo garage ne è pieno (ai tempi del Milan andava in giro con Mercedes G 63 V8 AMG 6×6, fuoristrada con sei ruote motrici). Personaggione dai. Ora il Pescara e la nuova chance. Anche se l’inizio, stavolta, è stato più da low profile. Muntari is back. 

Fonte: SkySport

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