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Calcioscommesse: chiesti 6 anni di stop per Izzo, -7 all’Avellino

ROMA –  Sei anni con preclusione per Armando Izzo, sei mesi per Fabio Pisacane. L’ombra del calcio scommesse torna a proiettarsi sulla serie A con le richieste della procura federale per i due difensori di Genoa e Cagliari. Il processo di primo grado potrebbe partire però con un rinvio. L’udienza del procedimento sportivo al Tribunale federale Nazionale per i presunti illeciti di Modena-Avellino e Avellino-Reggina del 2014, registra infatti la richiesta dei legali di rinvio per prolungare i termini procedurali: colpa, si fa per dire, di atti depositati dalla procura federale soltanto lunedì, troppo a ridosso della discussione. 

CHIESTI 6 ANNI PER IZZO – La sezione disciplinare del Tfn presieduta dal giudice Mastrocola, ‎ha comunque dato spazio alla procura della Figc – l’accusa nel processo sportivo – per le proprie richieste di pena. E l’ufficio del procuratore Pecoraro ha avanzato richieste di 7 punti di penalizzazione e 140mila euro di multa per l’Avellino calcio. In più, ha puntato l’indice contro Armando Izzo del Genoa e il suo ex compagno Millesi (ma anche per Luca Pini, all’epoca tesserato per l’Atletico Torbellamonaca): per entrambi la procura identifica il reato associativo oltre all’illecito sportivo e chiede 6 anni e 20 mila euro di multa con preclusione. Gli ultimi atti depositati dalla procura lunedì sembrano appesantire proprio la posizione di Izzo, mettendo l’accento sulle contraddizioni tra quanto dichiarato dal giocatore e alcune risultanze. Il legale difensore De Rensis però sottolinea come Pini dichiari alla Dda di Napoli che l’illecito sia stata in realtà una millanteria di Millesi, e i mancati riscontri tra i 400mila euro delle giocate sul gol della squadra dui casa (il Modena) indicate dal pentito Antonio Accursio e i 44mila euro effettivamente giocati in Italia su quel risultato. 

PISACANE RISCHIA SEI MESI – Più tenera invece la richiesta nei confronti di Fabio Pisacane, solo pochi mesi fa premiato per l’aver denunciato un tentativo di illecito, e oggi invece a giudizio per “omessa denuncia”. Per lui, chiesti 6 mesi di squalifica e 30mila euro. Comunque si tratterebbe di una macchia su un curriculum da “eroe”. Identica richiesta per altri ex calciatori dell’Avellino come Mariano Arini e Raffaele Biancolino. Per l’ex presidente dell’Avellino, Walter Taccone, sono stati chiesti nove mesi di inibizione più 45.000 euro di ammenda. “Spero di riuscire a uscire da questo incubo, qui rischio di perdere tutto”. Così armando Izzo al termine del dibattimento. “Con il ct Ventura ho parlato durante lo stage per dieci minuti, tutti mi hanno sostenuto e mi sono stati vicini”. Un sorriso e via. “Le carte parlano chiaro – spiega il legale De Rensis – ci dicono che non c’è un solo contatto tra Accursio e Izzo e che un capo clan sanguinario avrebbe scommesso 400mila euro per vincerne 60mila. peccato che le carte ci dicano che sul risultato “Modena segna gol in casa” il totale delle scommesse è di 44mila euro. E l’illecito sarebbe fatto talmente bene che all’intervallo non sarebbe ancora successo nulla. E il telefonino con cui Accursio avrebbe parlato con Millesi è sparito”.

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calcioscommesse
Protagonisti:
Armando izzo

Fonte: Repubblica

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