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Lega calcio, inchiesta Infront “brucia” candidatura di Galliani alla presidenza

Lega calcio, inchiesta Infront "brucia" candidatura di Galliani alla presidenza(ansa) ROMA – Non c’è pace per la Lega di serie A che giovedì 13 aprile si ritroverà a Milano per l’ennesimo tentativo di trovare un accordo. Non c’è pace perché, come ha rivelato stamane La Repubblica, torna prepotentemente in ballo l’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano sui diritti della serie A. Con ipotesi, addirittura, di arresto. Nel mirino ci sono dirigenti di Infront e di Mediaset. Da stabilire, fra l’altro, se ci sono stati flussi di denaro all’estero, con triangolazioni sospette. Coinvolto anche l’attuale ad del Milan, Adriano Galliani, che pure (al momento) non risulta indagato. Coinvolti nell’inchiesta anche Preziosi (presidente del Genoa), Lotito (n. 1 della Lazio) e Paparesta, ex presidente del Bari: anche loro non risultano indagati. Infront, come noto, è l’advisor della Lega di serie A e sino al 2021 garantirà ai presidenti un minimo annuale di un miliardo di euro.

Al momento la cifra complessiva dei diritti tv della serie A è di 1250 milioni, ma i presidenti nel prossimo contratto (dal 2018 al 2021) sperano di arrivare a 1400 milioni annui. Una situazione, come si vede, estremamente delicata: giovedì nell’assemblea qualche società potrebbe riproporre il nome di Adriano Galliani come presidente di garanzia.  Ma dopo questi sviluppi ci sono (numerosi) club che ritengono poco opportuna, almeno adesso, una sua scelta. Club che oggi si sono sentiti fra loro in un vorticoso giro di telefonate. Cosa farà adesso la Juve che si era schierata al fianco di Galliani? Tra l’altro, se venisse eletto alla presidenza della Lega, di sicuro l’attuale ad del Milan (proprio giovedì è previsto il closing) non lascerebbe il suo incarico alla Fininvest. E questo sarebbe in evidente conflitto d’interessi perché la Lega dovrà trattare, nel nuovo bando, anche la tv berlusconiana. Sempre che il conflitto d’interessi possa interessare a qualcuno. La stessa posizione di Lotito che aspira ad essere confermato consigliere federale è sempre più traballante (i club punterebbero su Marotta e Fenucci). Insomma, tutto porta sempre più verso il commissario.

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Fonte: Repubblica

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