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ESCLUSIVA PA- MONDONICO: “IL NAPOLI HA L’OBBLIGO DI VINCERE LO SCUDETTO”

La redazione di Pianetazzurro.it ha intervistato l’ex allenatore di Torino, Atalanta, Fiorentina e Napoli, Emiliano Mondonico

Mondonico, come vede questo Napoli: secondo lei si  è ridotto il distacco dalla Juve?

“A prescindere da chi è arrivato, questa squadra non ha venduto nessuno. E’ la stessa formazione che ha fatto tanto bene nel girone di ritorno. Per questo motivo, proprio perché non ha venduto nessuno dei pezzi importanti, dico che questa squadra èobbligata  a vincere lo scudetto. Non aver venduto nessuno vuol dire essere nettamente davanti alle altre che con i tanti acquisti hanno rivoluzionato la loro rosa”.

La partenza di Bonucci, seconde lei, ha tolto qualcosa alla Juve?

“Al di là di questo, il gap è stato colmato perché Sarri si è dedicato alla fase difensiva, facendo sedute di allenamento specifiche per questo settore. Bisogna rendersi conto che per vincere il campionato bisogna prendere meno gol degli altri. Va bene la fase offensiva, ma se vuoi vincere devi migliorare quella difensiva. Chi ha necessità di vincere lo scudetto è il Napoli. L’obbligo di vincere lo scudetto ce l’ha la squadra partenopea. Non vincere il campionato è un po’ sminuire tutte le lodi che sono arrivate negli ultimi due anni. La Juve ne ha vinti sei, ora è il Napoli che deve vincere qualcosa”.

Mister, quest’obbligo di dover per forza vincere, non crede che possa pesare sulla personalità di alcuni calciatori, eccetto qualche campione che, invece, riesce a reggere certe pressioni.

Io penso che sia giusto avere autostima e non tirarsi indietro. Quello che mi dà fastidio è quando sento dire che non si è a certi livelli. Bisogna crederci, bisogna sapere che quello è il traguardo. Non bisogna mettere le mani avanti. Se uno vuole vincere deve essere sicuro di farlo. Mi sono piaciuti i calciatori del Napoli perché tutti parlano di scudetto”.

Un grosso aiuto lo potrebbero dare alcuni acquisti. Si parla di un grosso colpo del presidente se si  dovessero superare i preliminari di Champions. Potrebbe arrivare qualche buon calcaitore: si è fatto il nome di Chiesa ma, stamattina, si è parlato anche di un ritorno di fiamma per Keita della Lazio. Chi, secondo lei, tra questi due calciatori può dare qualcosa in più.

“Io vi dico una cosa: quando Mertens ha avuto concorrenza non rendeva come ha reso lo scorso anno. Stiamo attenti ad acquistare calciatori all’altezza di quelli che ci sono. I calciatori attuali per rendere al meglio devono sentirsi titolari. Stiamo attenti”.

Stiamo attenti, ma una questione bisogna risolverla: mi riferisco al portiere. Ancora oggi si parla di questa situazione relativa al rinnovo di Reina. Quanto può pesare tutto questo?

“Secondo me quello del portiere è il ruolo dove il Napoli può benissimo trovare un’alternativa uguale o superiore, quindi non sarei così preoccupato. Io penso che si troverà un accordo. Sono fiducioso. Il dodicesimo, chiaramente, deve essere dello stesso livello o superiore”.

Un parere sulle due milanesi, il Milan sta spendendo tantissimo, cifre folli. Il ruolo di Inter e Milan in questo campionato?

Vediamo gli allenatori quanto tempo ci mettono a mettere insieme la squadra. Quando si cambiano molti elementi devi metterli insieme. Questo è solo l’inizio. Non è facile perché possono saltare fuori diversi problemi. Aspettiamo e vediamo cosa sapranno fare Montella e Spalletti”.

Un parere sulla Roma di Di Francesco?

Questa è un’altra situazione. Qui cambi l’allenatore. Diciamo che Spalletti è andato via per alcune diatribe, ed è chiaro che Di Francesco va ad inserirsi in un contesto nuovo. C’è bisogno di tempo per caprie tante cose”.

Mister, spesso nel Napoli si è discusso della marcatura a zona e di quella ad uomo: Mondonico come marcherebbe?

“Dipende da dove parte il pallone. Nelle fasi di gioco, ormai, i quattro difensori devono essere una sola cosa. Sulle palle inattive non mi trovo d’accordo con la marcatura a zona: io seguirei l’uomo. Tornerei all’uno contro uno per vedere chi la prende, perché le faccio un esempio: tra me e lei  non è importante chi prende il pallone, ciò che conta è che nessuno dei due lo prenda”.

 

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.