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Fiorentina, Pioli: “Inter? Passato alle spalle. Noi giovani, carichi e coraggiosi”

FIRENZE – Giovane, motivata e un po’ sbarazzina. E’ la nuova Fiorentina di Stefano Pioli, dopo la trasformazione impressa dal mercato estivo e dal direttore generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino (che ha rinnovato fino al 2020). Voglia di far bene e di avere la mente leggera, senza obiettivi ma con la consapevolezza di poter sorprendere. A partire dalla sfida di domenica 20 agosto (ore 20.45) a San Siro contro l’Inter. Ovvero contro il recente passato di Pioli e della Fiorentina tra ex quali Borja Valero, Vecino, Jovetic. “Non penso al passato” – dice il tecnico in sala stampa alla vigilia del match evitando di parlare dei nerazzurri. “Sono emozionato – dice ancora – ma solo perché sta iniziando una nuova avventura”. Emozione si, ma sguardo al futuro. Queste le sue parole in conferenza stampa al Franchi. 

Che Fiorentina vedremo a San Siro?
“Affronteremo un avversario forte ma metteremo in campo la nostra qualità. Ci saranno insidie ma abbiamo lavorato bene e presteremo molta attenzione”. 

I nuovi arrivi: potrebbero già giocare dal primo minuto?
“L’unico un po’ in ritardo per assimilazione di certi meccanismi è Pezzella, che ha fatto un allenamento ma sta bene fisicamente ed è disponibile. Poi tutti possono giocare dall’inizio, per affrontare l’Inter in maniera equilibrata, precisa e attenta”. 

Come stanno Badelj e Saponara?
“Badelj sta molto meglio, sarà convocato. Saponara migliora e presto sarà tra i convocati”. 

Dove può arrivare la Fiorentina in campionato?
“I pronostici piacciono di più a voi: dovremo essere ambiziosi e aver voglia di vincere ogni partita. Abbiamo cambiato tanto, con tanti giovani di talento e pieni di motivazioni e vogliosi di vestire questa maglia. Dobbiamo avere voglia di vincere, questa è la nostra mentalità”. 

Chi sarà più emozionato: lei o gli ex viola a San Siro?
“Non so gli altri ma io sarò emozionato perché comincia una nuova avventura, la prima di campionato. Il passato è alle spalle, mi interessa soltanto inizio del campionato: c’è curiosità di vedere che risultati potremo ottenere. Degli altri mi interessa poco”. 

Una Fiorentina giovane e sbarazzina: una risorsa in più?
“Sicuramente dovremo avere coraggio e ingenuità ma anche voglia di mettere sul campo le nostre qualità. Comunque abbiamo una buona miscela tra giovani di talento e giocatori di esperienza e di riferimento dentro e fuori dal campo. Dalla gara con l’Inter capiremo quali sono le cose da migliorare”. 

Babacar potrà giocare titolare con l’arrivo di Simeone?
“Non posso pensare al passato, penso solo a schierare la migliore formazione in campo. Ha fatto un buon pre campionato, non eccezionale: molto dipende da lui ma soprattutto dai suoi compagni. Mi prendo la nottata e la rifinitura della mattina per pensarci. Ho trovato Simeone molto bene: è carico e motivato”. 

L’addio di Kalinic: è deluso dal suo atteggiamento?
“Non credo sia importante la mia opinione. Certo che per la professionalità i comportamenti dovevano essere altri ed evidentemente in questo caso qualcosa non è andato”.

Il modulo potrà cambiare nel corso della stagione?
“Dentro un sistema di gioco ci sono delle posizioni da tenere. Saremo pronti a essere ordinati ed equilibrati”. 

Quanto è soddisfatto del mercato finora?
“Siamo riusciti a prendere giocatori con le caratteristiche che volevamo: giovani, carichi, con talento. Abbiamo centrato i nostri obiettivi e adesso la parola passa al campo. Nelle prime due di campionato ci saranno delle incognite ma niente giustificazioni: vogliamo essere all’altezza fin da subito. Rinnovi Corvino e Freitas? Danno continuità alla programmazione. E se rinnovano i direttori, può essere rinnovato anche l’allenatore”. 

Ha sentito Diego e Andrea Della Valle?
“Si, ieri. Mi hanno fatto in bocca al lupo, non saranno a Milano ma mi auguro che saranno con noi presto. Ne abbiamo bisogno, anche se l’affetto non ci è mai mancato”. 

Il saluto del sindaco Nardella: che vi siete detti?
“Ci ha fatto molto piacere. Non rappresentiamo soltanto un colore ma una città intera e questo ci riempie di orgoglio e responsabilità. Ha detto che avremo entrambi delle partite difficili da giocare: noi sul campo e lui fuori con la giunta per accelerare i lavori per il nuovo stadio”. 

Chi teme maggiormente dell’Inter?
“Non dobbiamo parlare solo di un giocatore ma ragionare da squadra e rispondere con le nostre qualità. Il valore dell’avversario è alto, dovremo giocare con spessore”. 

Cosa ne pensa del Var?
“Avevo un po’ di dubbi prima della riunione fatta con Rosetti. Le regole sono semplici e mi è piaciuto quel che ha detto Rizzoli, ovvero che il gioco dovrà rimanere fluido e che gli interventi saranno limitati. Sarà un sostengo per gli arbitri e gli errori gravi potrebbero così scomparire. Ci vorrà pazienza all’inizio. Sono curioso e credo possa essere una buona cosa”. 

Fonte: Repubblica

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