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Serie A, le 6 cose da seguire della 27^ giornata

vs Verona: grande vittoria per 3 a 0 per rianimare le speranze della squadra e della città (-10).

vs Fiorentina: i viola faticano sempre con le piccole, a Firenze si può portare a casa un rocambolesco 3 a 3 con tripletta di Guilherme (-9).

vs Cagliari: contro un Cagliari in crisi d’identità basta una partita fiacca ma solida degli uomini di De Zerbi per vincere con il minimo scarto (-7).

vs Lazio:  in casa del miglior attacco del campionato non c’è nulla da fare, sconfitta netta ma perdono tutte le rivali (-8).

vs Juventus: Se il Benevento ha perso solo 2 a 1 allo Stadium è logico pensare possa bloccare sul pareggio la Juventus in casa propria: 1-1, il grande risultato che aspettavano al Vigorito (-7)

vs Sassuolo: Se non succede nulla nei prossimi 30 giorni, il Benevento è più forte del Sassuolo, squadra su cui a questo punto fa la corsa (-4)

vs Atalanta: L’intensità dell’Atalanta è troppa per la squadra di De Zerbi, che gioca bene ma finisce per prendere due gol da calcio da fermo. (-6)

vs Milan: Gattuso passeggia sul cadavere di un Benevento un po’ sfiduciato (-6)

vs Udinese: l’Udinese ha tirato i remi in barca, i giocatori pensano ai mondiali, Oddo ha già firmato con una grande squadra, 2 a 0 e la salvezza torna possibile (-4).

vs Spal: Regna la paura: 0-0 (-4).

vs Genoa: Contro una delle migliori difese posizionali del campionato, il Benevento gioca la miglior partita della sua stagione, Djuricic e Brignola sono imprendibili mentre tutte le altre in lotta per la salvezza perdono (-1)

vs Chievo: Il Chievo salvatosi la giornata prima concede riposo a tutti i suoi giocatori, il Benevento con due gol rapidi si assicura la vittoria e poi orecchio agli altri campi. Il Sassuolo perde contro la Roma, la SPAL non fa meglio del pareggio con la Sampdoria: è salvezza.

Quindi al Benevento per salvarsi bastano 6 vittorie e 3 pareggi – 21 punti – in 12 giornate. Arriverebbe così a 31, fantomatica quota salvezza di un campionato che a quel punto sarebbe davvero livellato verso il basso.

Chievo-Sassuolo, alla ricerca della scossa salvezza

Due settimane fa, un po’ per via della reputazione impopolare dell’anticipo del sabato alle 18, un po’ per via dello spettacolo magro offerto dalle due squadre, Chievo-Cagliari sembrava avviarsi verso un grigio zero a zero. Poi dalla panchina è entrato Giaccherini, e ha fatto saltare il banco con una punizione spettacolare e una transizione condotta in solitaria che ha portato al gol di Inglese. Qualche minuto dopo ha sofferto una lesione muscolare, per la quale non è ancora tornato ad allenarsi. Qualche giorno dopo, il Chievo ha perso anche Birsa per una sindrome influenzale e si è presentato a Firenze con una squadra povera di qualità e idee.

Sembra che la squadra di Maran non possa prescindere dal suo undici titolare per ricreare quei meccanismi offensivi coordinati e complessi che l’avevano tenuto in linea di galleggiamento nelle ultime stagioni: nonostante un tempo di possesso mediamente superiore, contro la Fiorentina ha prodotto soltanto 5 tiri, di cui 2 nello specchio della porta, non particolarmente insidiosi. Nell’ultimo mese ha segnato soltanto due gol, per di più nel giro di una manciata di minuti, gli unici che Castro, Birsa, Giaccherini e Inglese hanno passato in campo insieme.

Fonte: SkySport

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