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Guida alla salvezza, una domenica da brividi

Nel 4-4-2, Barak gioca esterno destro e fornisce un’opzione interessante verso l’interno del campo. L’Udinese attacca con pochi uomini ma crea pericoli.

Le probabilità giocano tutte dalla parte dell’Udinese. Se vince, è sicuramente salvo; se pareggia, retrocede solo se si verifica una strana combinazione in cui anche Chievo, Spal e Crotone raggiungono i 38 punti (e il Cagliari li supera). Ovvero, per salvarsi basterà quasi certamente strappare un punto davanti al proprio pubblico a una squadra già salva, che negli ultimi tre mesi ha vinto soltanto contro il Verona.

Perché l’Udinese potrebbe retrocedere:

I segnali realmente incoraggianti sono stati pochi: i punti sono arrivati contro Benevento e Verona, il Benevento ha giocato un’ora in inferiorità numerica trovando anche il gol del pareggio, il Verona ha controllato la partita per tutta la seconda metà, in mezzo è passata l’Inter e ha dilagato senza neanche impegnarsi. L’Udinese è quartultima per passaggi nella trequarti avversaria, e ha statistiche offensive generalmente mediocri, con una difesa che soffre cali di concentrazione difficilmente interpretabili.

D’altra parte, il Bologna è apparso visibilmente stanco nelle ultime uscite, ma con Donadoni e la dirigenza oggetto di contestazione, i giocatori potrebbero reagire in un moto d’orgoglio. Tuttavia non è chiaro quali assi nella manica possa avere. È finito il campionato di Mattia Destro, sulle cui condizioni Donadoni si era espresso con rassegnata benevolenza dopo l’ultima partita: «Era in debito d’energia già a fine primo tempo». Potrebbe allora essere Felipe Avenatti, centravanti di 196 centimetri mossi a fatica, a vestire i panni dell’eroe negativo.

Il Cagliari può fare festa, ma l’Atalanta ha il potere di farla fallire

Perché il Cagliari potrebbe salvarsi

Il Cagliari ha riconquistato il diritto a decidere del proprio destino dopo la sorprendente vittoria a Firenze, figlia di una partita poco spettacolare (solo 2 tiri in porta, entrambi di marca cagliaritana) e ricca di falli (32 in totale), cartellini e interruzioni. Nel post-partita, Lopez ha evidenziato come fosse emersa una delle qualità migliori del Cagliari: «Siamo arrivati spesso primi sulla palla, cosa che non è accaduta nella partita d’andata. La Fiorentina ha bravi palleggiatori e diventa difficile se non sei così aggressivo».

Il Cagliari è una squadra mediamente fisica e aggressiva. È prima per falli commessi, terza per percentuale di duelli aerei vinti, inoltre è l’unica tra le squadre in lotta per la salvezza ad avere un valore di PPDA sopra la media del campionato (il PPDA è un indice che misura l’efficienza del pressing di una squadra attraverso i passaggi concessi per azione difensiva negli ultimi 60 metri di campo). In questo aspetto del gioco, disturbare la circolazione avversaria nella propria metà campo, il Cagliari è più efficace di Juve, Napoli, Inter e Lazio.

Queste caratteristiche sembrano adatte a contrastare le qualità dell’Atalanta, come la partita di andata ha in parte palesato. Il Cagliari può schierare contemporaneamente diversi giocatori molto fisici come Ceppitelli, Faragò, Lykogiannis, Deiola, Ionita, Pavoletti, che possono pareggiare il vantaggio di intensità e fisicità che l’Atalanta è abituata a imporre. Se poi da Milano dovesse arrivare la notizia di un Milan vincente con distacco, l’Atalanta non avrebbe più nessun interesse nel portare a casa i tre punti.

Fonte: SkySport

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