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Zidane: “CR7 è al 140%. Rispetto Klopp”

La finale si avvicina. Kiev il teatro, lo Stadio Olimpico la location dell’ultimo atto della Champions League 2017-2018. Il Real, campione in carica, sfida il Liverpool per centrare il tredicesimo successo assoluto nella competizione, il terzo consecutivo. Dopo la vittoria ai rigori del 2016 a Milano e il trionfo di Cardiff del 2017, ora Zinedine Zidane e i suoi Blancos puntano a conquistare l’Ucraina. Ecco le parole dell’allenatore francese in conferenza stampa: “Sono contento di giocare la finale, non è facile arrivarci. Mi piace competere, è la mia passione e ci vuole tantissimo lavoro con i giocatori. Dobbiamo però vivere la situazione con normalità, tranquillamente. Soprattutto io. Come sta Cristiano? Ronaldo è al 140%. Questo che faremo è l’ultimo allenamento dell’anno. Sappiate una cosa: CR7 vive per giocare partite come la finale del 26 maggio”.

“Top player in panchina? Un mio problema”

“Se qualcuno va in panchina è un problema mio e me lo gestisco io. Lo diceva anche Isco. Ed è vero, nel senso che devo prendere decisioni. Tutti i giocatori che mi avete nominato sono molto bravi e alcuni saranno lasciati fuori. Il giocatore all’inizio può essere deluso, ma quando inizia la partita è con la squadra e questo è ciò che dobbiamo fare. Siamo un tutt’uno, un gruppo. E succederà sempre così per un giocatore che rimane in panchina. Ma il giocatore che rimane in panchina può dare un contributo alla squadra e questo è importante. Siamo come sempre di fronte a una partita. Sono contento di poter vivere ancora una volta una finale. Questo momento, oggi e domani, ce li dobbiamo godere. Se domani avrò delle pressioni non mi interessa. È la vita, meglio così. È umano, provare emozioni pure e se avrò un po’ di pressione addosso, meglio”.

“Non siamo favoriti”

“Non siamo i favoriti. Si può parlarne, dire cose del tipo che lo siamo ma non è così. Abbiamo una grande possibilità, ma è un’altra finale. Non siamo favoriti come non lo è il Liverpool, è 50 e 50. Per vincere ci servirà una grande partita. Nello spogliatoio? Nemmeno lì ci sentiamo favoriti. 

Il confronto con Klopp

“Da giocatore penso di essere stato meglio io, come allenatore lo rispetto molto per la sua enorme esperienza. Quello che ha fatto nel calcio è fenomenale. Non posso dire come è rispetto a me, posso dire che ogni allenatore è diverso dagli altri e lui lo rispetto molto. Se mi sento stimato? Sì, anche se qualche volta no. Però quando parli con i giocatori e hai dato tutto, non puoi non sentirti stimato”.

Ramos e Marcelo: le loro parole

Insieme all’allenatore dei Blancos, in conferenza stampa si sono presentati anche il capitano del Real Madrid, Sergio Ramos, e il suo vice, Marcelo. A prendere la parola per primo è stato proprio colui che ha deciso la finale del 2014 contro l’Atletico Madrid: “Abbiamo la voglia e l’orgoglio, la forza di spirito, per fare la storia. Più l’avversario è forte, più valore acquista la vittoria. Ci sono capitate Psg, Juventus e Bayern Monaco. È stato un cammino duro e ci troviamo di fronte una grande squadra che vuole regalarsi la vittoria. La chiave di tutto? È l’ambizione del gruppo, ognuno è importante. Mantenere questa unità d’intenti e motivazione è stata la chiave per arrivare fino a qui. Noi non passiamo tempo ad ammirare il passato. Quando sarà finito il nostro ciclo ci guarderemo indietro e vedremo ciò che abbiamo vinto. Domani si sfidano due grandi squadre. Tutti stiamo remando nella stessa direzione e cerchiamo di ottenere il massimo nel miglior modo possibile. È una buona cosa la competizione interna. L’Ucraina? Ho buoni ricordi. Ci siamo laureati Campioni d’Europa con la Nazionale. Ci sono tanti tifosi del Real Madrid che non sono potuti venire qui, sentiamo comunque il loro calore dalle loro case. Salah? Un grande giocatore e lo ha dimostrato, domani può affermarsi definitivamente”.

Marcelo: “Motivazioni? La motivazione è che siamo qui un’altra volta per conquistare di nuovo la Champions League. Sappiamo a cosa andiamo incontro e siamo preparati, sarà un grande spettacolo per tutti gli appassionati e i tifosi. Sono contento per quello che faccio, non devo dimostrare niente a nessuno. Non penso al lavoro delle persone fuori di qui, ma al mio. È davvero un’occasione buona per noi. Ci siamo meritati di essere qui, il Liverpool è una grande squadra. Il mio allenatore, Zinedine Zidane, è il migliore del mondo”.

Fonte: SkySport

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