AMARCORDIN EVIDENZARUBRICHE

AMARCORD: Frosinone-Napoli, “FROSINONE CULONE!”

Il Napoli per la seconda volta ospite dei Frosinone nella massima serie; i ciociari promossi per la prima volta nel 2015 sono poi retrocessi a fine stagione al penultimo posto prima dell’Hellas Verona e dopo il Carpi. Il Frosinone è penultimo anche adesso a cinque turni dalla fine, a dieci punti dall’Udinese quartultima, se la situazione non è compromessa poco ci manca. Sotto la guida tecnica dell’ex azzurro Marco Baroni, cercano disperatamente una vittoria per osare il quasi impossibile.
La precedente sfida, nel 2016, chiuse il girone di andata a laureò il lanciatissimo Napoli di Sarri “campione d’inverno”; finale 1-5 e fu uno show azzurro. All’intervallo sullo 0-2 con reti di Albiol e Higuaìn su palle inattive: tap in vincente del difensore su tiro dalla bandierina mentre il Pipita trasformò un calcio di rigore. Una più bella dell’altra le altre tre reti, fuga di Hamsik e pallone tra palo e portiere, serpentina di Higuaìn per il suo 18esimo centro (in perfetta media per le 36 totali) e gran tiro a giro di Gabbiadini. Pregevole anche l’azione del gol dei locali, un potente diagonale di Sammarco al termine di una bella azione corale. Va rimarcato che il Frosinone, guidato da un altro ex, Stellone, fino a quel momento in casa aveva totalizzato tredici dei quindici punti disponibili.
Il Frosinone, società nata nel 1912 e risorta nel 1990 dopo una radiazione voluta da Matarrese per finalità politiche, è il prossimo avversario del Napoli. Di scena domenica allo stadio Matusa, gli azzurri vi hanno già giocato dieci anni fa in C1 il 18 dicembre 2005, Frosinone-Napoli 1-3. Ciociari in vantaggio con Mastronunzio ma raggiunti sul finire del primo tempo da Bogliacino, autore anche del terzo gol all’81° dopo il vantaggio di Pià al 60°.
L’anno successivo entrambe le compagini si ritrovano in B ed ancora il Napoli vince in rimonta: vantaggio locale di Castillo, pari dopo quattro minuti del Pampa Sosa prima del definitivo 2-1 di Trotta a due minuti dalla conclusione. Alla fine della stagione il Napoli è promosso in A con Juventus e Genoa mentre i laziali restano in B fino alla retrocessione in Lega Pro del 2011. Tre anni dopo la promozione in B nel 2014 e subito quella in A nel 2015 entrambe ottenute con la guida tecnica di Roberto Stellone.
Il titolo un po’ bizzarro lo si deve ad un cliccatissimo video trasmesso per la prima volta da Mai dire gol che ha dato molta fama al Frosinone. Un incontro con il Giulianova in Serie C in un Rubens Fadini gremito come non lo si vede più e dopo un palo del Giulianova si scatena il commento a dir poco colorito del telecronista Francesco Marcozzi.

Antonio Gagliardi

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