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Gli interventi di Mimmo Malfitano, Maurizio De Giovanni e Antonio Corbo a Radio Marte

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Mimmo Malfitano, giornalista.
“Moduli? Non credo che sia un dilemma, il Napoli deve giocare con tutto il potenziale offensivo. Ieri il primo tempo è stato inguardabile, il centrocampo è parso impacciato con Demme abbastanza lento e Fabian Ruiz che teneva un po’ troppo la palla. Mertens era poi isolato davanti. Era la prima partita, ci può stare qualche intoppo. Nel secondo tempo, quando si è dato più sfogo alla parte offensiva, il Napoli è diventato inarrestabile. Osimhen ha cambiato il volto al match, i gol sono stati meritati. Ieri per la prima volta in 45′ il Napoli non ha mai tirato in porta.
Osimhen può incidere come Cavani e Higuain? Secondo me sì, non dimentichiamo che anche loro quando arrivarono erano giovani, il secondo veniva dal Real Madrid ma mi pare avesse 24 anni. Sono diventati punti di riferimento innanzitutto per bravura e crescita e poi anche il Napoli li ha fatti diventare grandi. Osimhen sembra parecchio scaltro, ha capito che a Napoli potrà fare grandi cose. Mi sembra anche un ragazzo molto altruista, spesso ha servito palla a Mertens favorendone la conclusione. Si tratta di un ragazzo che se continua a crescere diventerà importante quanto loro.
Milik alla Roma? Penso che nelle ultime ore la situazione si sia complicata ma questo non vuol dire che non si concludere. C’è però bisogno che entrambe le parti abbassino le pretese e cerchino l’accordo. Milik sarebbe un peso enorme se restasse”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore.
“Moduli e strategie sono cose diverse. La realtà dei fatti è una: il Napoli ha un equivoco a centrocampo, ha un deficit fisico in quel reparto. Un mediano che sia di statura e possa dire la sua anche di testa e vincere i contrasti, però anche dettare il gioco, il Napoli non ce l’ha. Questo implica che la coesistenza di Fabian Ruiz e Zielinski possa esserci solo nel 4-3-3. Questi due ragazzi sono un grosso capitale del Napoli, due giocatori di livello medio-alto. In un centrocampo a due probabilmente nessuno è adatto. Il Parma si è offerto come avversario: non aveva la determinazione di D’Aversa e il palleggio di Liverani, era un ibrido tra le due squadre ed è sembrata una squadra di categoria inferiore. Il Napoli ieri ha tenuto palla e poi dato profondità a Osimhen.
Sostegno di De Laurentiis a De Luca? Più che inusuale direi che è stata una cosa infelice. Non credo che rientri nelle caratteristiche di una società sportiva dare un’indicazione di voto. Sono rimasto perplesso di fronte a questa uscita che non ritengo felice.
Ghoulam? La sua situazione va risolta. Affrontare la stagione con un giocatore che non è visto dall’allenatore è un rischio grandissimo”.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Corbo, giornalista.
“Doppio modulo del Napoli? I moduli sono entrambi buoni ma dipende da come vengono interpretati. Altrimenti potremmo fare tutti gli allenatori. Il 4-3-3 che il Napoli interpretava con Sarri era un modulo efficacissimo e brillantissimo, questo di Gattuso si è rivelato non produttivo perché l’ostinato palleggio a centrocampo, molto ripetitivo, non dava forza di penetrazione all’attacco e non dava protezione in difesa. Questo è successo anche a Parma: il Napoli nel primo tempo ha fatto il 60% di possesso palla e zero tiri. Il Napoli controllava il gioco ma non andava neanche citofonare a Sepe. La situazione si è sbloccata con Osimhen che ha impegnato Iacoponi, con Mertens che era libero. Per il 4-2-3-1 i mediani adatti non sono Fabian Ruiz e Zielinski, almeno uno dei due dovrebbe essere un incontrista.
Il Napoli deve combinare il modulo per tenerli tutti insieme. In campo vanno i migliori: lasciare uno tra Fabian Ruiz e Zielinski fuori sarebbe un peccato mortale. Bisogna creare un gioco che inglobi tutti. Io non rinuncerei a Osimhen, ieri si è visto un giocatore con degli strappi in velocità fantastici e quando un giocatore come lui ha leve lunghe ed è fisicamente attrezzato riesce a essere rapido sul breve e avere uno scatto così imperioso. Un giocatore interessantissimo, speriamo che si conservi così. Nel creare il nuovo Napoli secondo me bisogna partire da lui, tenere la squadra più raccolta dietro e poi toccherà tenere qualcuno fuori ma questo spetterà a Gattuso deciderlo. La squadra può fare molto, vediamo come lui troverà gli equilibri. Però trovarli non significa rinunciare alla fase offensiva.
Lozano? Ha combattuto con entusiasmo e impegno, giocava contro un terzino più forte nella fase offensiva che difensiva. I limiti del messicano? La fase difensiva, non ce l’ha. Quindi, nella strategia del Napoli, non potrà mai essere l’erede di Callejon, che si esprimeva nei 60 metri laterali in doppia fase. Ecco perché il 4-3-3 lascia perplessi. Se Lozano merita di essere titolare, va bene così. Altrimenti servirà un mediano in più e magari spostare a destra Fabian Ruiz”.

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