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EDITORIALE: Napoli stratosferico, lezione di calcio all’Atalanta dei miracoli

Fino ad una settimana fa l’Atalanta di mister Gasperini sembrava una formazione di un altro pianeta scesa sulla terra, parafrasando il sommo poeta, a miracol mostrare. Ieri, invece, la squadra di Rino Gattuso, in soli 45 minuti di calcio stratosferico ha letteralmente annichilito i bergamaschi, mettendo a segno ben quattro reti. Una lezione di calcio che difficilmente il tecnico nerazzurro dimenticherà in fretta. E’ inutile dire che la dea non è stata all’altezza della sua recente fama, tuttavia affermare, come ha fatto qualcuno, che il travolgente successo degli azzurri è dovuto più ai demeriti dell’Atalanta che ai meriti del Napoli mi sembra fuori luogo. Gli uomini di Ringhio non hanno permesso agli avversari di giocare, non facendoli uscire quasi mai dalla loro trequarti. Il primo tempo di Mertens e compagni è assolutamente da incorniciare; sugli spalti quel migliaio di tifosi seduti in tribuna, estasiati, hanno tifato per i loro beniamini come se fossero stati in 40mila. Le loro voci gioiose in un coro unanime hanno accompagnato con degli olè, di schermo le giocate della compagine partenopea, che ha messo in luce ancora una volta un Lozano super, che nella scorsa stagione non avevamo mai visto. Le assenze di gente come Insigne e Zielinsky non si sono affatto sentite. Osimhen, una vera ira di Dio ha fatto vedere i sorci verdi al suo controllore Romero che questa notte, probabilmente, non ha dormito. Per giunta è arrivato anche il suo primo gol in serie A. Buono l’esordio dell’ultimo arrivato Bakayoko, pur non scendendo in campo da sette mesi, il francese se l’è cavata egregiamente, accompagnando nella zona mediana del campo le uscite di Fabian, anch’egli tra i migliori. Mi sto mangiando ancora le mani per non aver giocato quindici giorni or sono, a Torino, con la Juve. Questo Napoli contro una formazione claudicante come quella bianconera, avrebbe potuto espugnare lo Stadium con una certa facilità. La dimostrazione è venuta da Crotone dove la matricola calabrese ha fermato sul pari la corazzata di Pirlo. Lo stesso allenatore ex Milan, nel post partita, ha dichiarato di essere arrabbiato per non aver incontrato i campioni d’Italia a causa degli impedimenti dell’Asl Napoli 2. La nota lieta della giornata di ieri è che molti calciofili, assistendo prima a Napoli – Atalanta e poi al derby Inter- Milan, finalmente, si sono riconciliati con questo bellissimo sport che ultimamente si stava screditando. Due partite spettacolari che hanno fatto dimenticare, seppure per poche ore, questo bruttissimo periodo che stiamo attraversando per via del crescere dei contagi in tutto il nostro paese.

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