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EDITORIALE DEL LUNEDI: Gli azzurri soffrono ma raggiungono la quinta vittoria esterna di fila

Dopo il successo di domenica scorsa, gli azzurri, pur soffrendo, si sono imposti, ieri nel tardo pomeriggio, al Ferraris ,sul Genoa per 2 a 1, conseguendo la quinta vittoria di fila tra il campionato passato e quello appena iniziato. Non accadeva da tempo. Tre punti importantissimi ed anche meritati visto che l’undici di Spalletti è riuscito a mettere k o, seppur solo nel finale del match, un buonissimo Genoa, totalmente diverso da quello abulico che era stato surclassato dai campioni d’Italia, sette giorni fa. A mettere le cose a posto dopo il pareggio del grifone ci ha pensato il gigante Petagna, che ha realizzato di testa il gol vittoria, poco dopo il suo ingresso in campo, rivelatosi decisivo ai fini del risultato. Andrea Petagna, mai apprezzato a dovere, sebbene fosse in odore di partenza non ha esitato ad entrare in campo e dare tutto sè stesso per la causa azzurra, Sarebbe un vero peccato cedere l’attaccante di scorta, peraltro unico sostituto naturale di Osimhen, a cuor leggero. Ma talvolta la ragione non vince sugli interessi economici. Nel Napoli si è rivisto finalmente il Koulibaly che conoscevamo, tanto da poter dire che ha meritato la palma di migliore in campo, abbastanza bene anche Lobotka che sembra veramente rigenerato dalla cura Spalletti. Buona la prova del capitano, nel ruolo di falso nueve, mentre è apparso in ombra il terzino Di Lorenzo, colpevole sulla rete del provvisorio pareggio del Genoa. messo a segno  dal giovanissimo Cambiaso, lasciato, nell’occasione, completamente solo. Un bel 7 lo ha meritato sicuramente l’autore della rete decisiva, ossia Petagna, sia per l’abnegazione mostrata e sia per i tre punti regalati al Napoli, il che è tutto dire. Si discute,  ancora oggi, sul gol annullato all’ex  Pandev, sull’uscita un pò strana di Meret che invece di allontanare il pallone con un pugno ha tentato la presa facendosi scappare di mano il pallone sul contrasto di un avversario. Onestamente quella rete se fosse stata assegnata non si sarebbe gridato, di certo, allo scandalo, tuttavia come dall’analisi fatta da Spalletti nella sua intervista nel post patita, l’attaccante rossoblù non guarda la palla e di spalla va incontro al portiere, cercando il contatto. Ed anche questo è vero.  La cosa importante è che il Napoli è lì al vertice della classifica con gli stessi uomini della passata stagione, l’unica novità è l’allenatore, il quale, ieri, ha dimostrato di saper leggere molto bene la partita a differenza di qualcun altro.

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