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Gli interventi di Arturo Di Napoli, Davide Di Michele e Marco Andrè Zoro a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex attaccante di Messina e Salernitana, Arturo Di Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Sull’addio di Insigne
“Sono di vecchio stampo, è sempre un dispiacere vedere andare via le bandiere. Credo che Insigne sia andato via lì per non andare in un’altra squadra europea. Sono scelte che si pongono nella vita e quindi bisogna farle anche quando sono impopolari”.
Sullo sforzo economico maggiore per una bandiera
“Lo sforzo devono farlo entrambi. Chiaro che se la differenza è di 3-4 milioni allora anche le società devono pensarci. Io rinuncerei a qualche soldo per essere ricordato come una bandiera. Sono scelte, lui avrà avuto una scelta obbligata, ma credo che sia il Presidente che Insigne avrebbero dovuto fare uno sforzo, ma penso ci siano delle scorie più profonde”.
Sul rinnovo di Mertens e le sue dichiarazioni d’amore per Napoli
“Ci fa riflettere. Da tifoso sembra che al Presidente non gli vada bene quando i giocatori siano amati in modo viscerale. Bisognerebbe avere buon senso, ma questo va da giocatore a giocatore e da Presidente a Presidente. Spero che Mertens possa rimanere così che i tifosi possano avere un attaccamento ancora maggiore”.
Sulla partita tra Napoli e Salernitana
“Il Napoli ha superato la situazione deficitaria dovuta al Covid e gli infortuni. Lo ha superato alla grande e va dato grande merito a Spalletti perché ogni giocatore che entra sa cosa deve fare. Vedo il Napoli in grossa crescita, il campionato non è scritto ancora anche se l’Inter merita la posizione in classifica per il gioco espresso, la solidità e la continuità. E’ ancora tutto aperto ma queste giornate sono decisive. Inter e Napoli sono le squadre che possono giocarsi qualcosa a livello di Scudetto. La Juventus è distante 12 punti, ma piano piano sta risalendo. E’ tornata la Juve di Allegri che con il minimo sforzo porta a casa il risultato”.
Mertens o Osimhen?
“Possono coesistere, perché sono diversi. Il nigeriano quando ha campo può diventare devastante, per il gioco di Spalletti gli uomini che creano superiorità numerica come Mertens diventano fondamentali. Possono assolutamente coesistere, addirittura tutti e tre anche con Insigne. Come prima punta penso che Osimhen ha dimostrato di essere un giocatore straordinario, ma è un delitto scegliere uno o l’altro”.
Sulla Salernitana e la nuova proprietà
“E’ arrivato un Presidente lungimirante e chiaro. Lo ha dimostrato nei suoi interessi personali, sarà un punto di partenza. Queste società devono pensare sul settore giovanili, perché la Campania ha dei ragazzi pazzeschi. Ha dato quel cambiamento che a Salerno ci voleva, credo che la vedremo diversa. Lotito in 10 anni ha fatto qualcosa di straordinario, ma ci sono delle regole che si sapevano da tanto tempo e quindi la situazione era diventata paradossale. Tutto è bene quello che finisce bene”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex attaccante di Torino, Salernitana e Udinese, David Di Michele. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Sul gol di Ranocchia in Coppa Italia
“Così alto è più difficile fare dei gol del genere. Lo valorizza ancora di più che sia stato segnato da un difensore e quindi è un gesto che viene risaltato notevolmente essendo fatto da un giocatore che non ha una grandissima qualità tecnica”.
Sulla stagione del Torino con Juric in panchina
“Juric non è la prima volta che ha portato una mentalità di lavoro, idee e sacrificio importanti. Avendoci giocato posso dire che lì si vive di queste emozioni: non è vincere sempre, ma onorare la maglia”.
Sull’avvicinarsi al campionato inglese per intensità di gioco
“E’ una mentalità importante, il calcio è fatto di cicli ed ora è quello della intensità. Se non ce l’hai durante la settimana poi la domenica non riesci a sopportare il ritmo. Penso che il calcio inglese deve darci le idee e lo sprono, attualmente siamo molto indietro a livello fisico. Lo si nota anche quando le grandi squadre italiane vanno in Champions o Europa League”.
Sulla stagione di Udinese e Salernitana
“Con Gotti si era partiti diversamente, ora Cioffi ha dato serenità. Complimenti a lui. Per la Salernitana si era partiti male con il cambio della società arrivato all’ultimo momento, con tanta paura. Se non fosse arrivato Iervolino sarebbe stata tolta dalla Serie A, quindi sarebbe stata una figuraccia. Avendo il cuore granata anche io spero nella salvezza perché i tifosi hanno sempre dimostrato grande attaccamento. Da parte loro c’è sempre stata e ci sarà sempre l’attaccamento a questa maglia”.
Sul progetto di Iervolino a Salerno
“Se prendi Sabatini sai che si prenderanno giocatori importanti. In sei mesi sa che deve dare il massimo possibile per dare una salvezza. Sappiamo che sarà molto difficile per il poco tempo, bisognerà trovare gli uomini giusti che ti permettano di traghettare tutti gli altri. Sabatini è la scelta giusta e azzeccata, perché conosce il calcio e tanti giocatori. La fortuna è che le altre vanno a rilento, la sfortuna è che lo Spezia abbia vinto a Milano ed ha fatto saltare i piani degli altri.
Sulla gara della Salernitana a Napoli
“Sarà una partita difficile perché affronteranno grandi giocatori ed un bravissimo allenatore. Sarà una partita d’attesa, sa che appena si scopre ci sono giocatori che possono fargli male. Andrà a giocarsi la sua partita, ma è consapevole che deve portare a casa punti e quindi più attenzione ci deve essere”.
Sull’affrontare come attaccante Meret oppure Ospina
“Ognuno ha delle caratteristiche diverse: il secondo è più bravo con i piedi, l’italiano nella porta. Mi piacerebbe averlo in squadra, è un portiere di prospettiva”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Andrè Zoro, ex calciatore di Salernitana e Messina. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Sul progetto di Iervolino
“Sono contento che sono arrivate queste persone, quando ho letto che entro poco tempo serviva un nuovo Presidente mi era molto dispiaciuto. Le idee devono essere chiare, perché quando una persona arriva e mette soldi bisogna saperle: speriamo che siano le stesse che merita la piazza”.
Sulla Coppa d’Africa e le favorite del torneo
“Noi Ivoriani siamo già qualificati al secondo turno. E’ un derby africano quello con l’Algeria, sono due squadre di grandi qualità. Ho una fede incredibile per questa squadra. Mi auguro che la vinca, perché in questi anni non è stata al livello massimo perché non riusciamo a vincere come si deve”.
Sui calciatori del Napoli mandati in Coppa d’Africa
“Koulibaly è un punto di riferimento per il Napoli, poi ci sarebbe anche Osimhen che non sarebbe uno dei sostituibili”.
Sul tema del razzismo in Italia
“Sono felice di sapere che le cose stiano andando avanti. L’Italia a suo tempo era il campionato più grande del mondo. Se ci sono grandi giocatori non si possono vivere cose del genere. Molti anni fa in Inghilterra c’erano gli hooligans, oggi non ci sono più cose del genere. L’Italia deve tornare a fare queste cose, perché gli italiani sono persone accoglienti: non si può vivere bene e poi nello stadio no”.
Sulla superiorità della Premier League
“Sono davanti dal punto di vista economico, di diritti tv, organizzativo. L’Inghilterra ha un’altra cultura che manda il calcio al livello top. La Serie A è comunque strepitosa: ai miei tempi non solo nei grandi club ma anche nell’Udinese o nell’Atalanta c’erano grandi campioni”.
Su chi vince lo Scudetto
“Io sono milanista, mi auguro che lo vincano loro. Dopo la sconfitta con lo Spezia spero che si riprenda. L’Inter sta al top, sono contento che Mourinho sta riportando la Roma al livello degli anni passati”.

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