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EDITORIALE DEL LUNEDI’- Il direttissimo azzurro non si ferma neanche nella capitale

Editoriale del Lunedì. E sono11, continua il cammino inarrestabile del treno direttissimo azzurro che, ieri sera sera, non si è fermato neanche nella capitale. Nuovo blitz, dopo quello contro la Lazio, del Napoli allo stadio Olimpico, stavolta nei confronti della Roma, battuta per 1 a 0, in virtù di un gol da antologia del suo attaccante principe Victor Osimhen, alla terza marcatura consecutiva dal suo rientro in squadra, dopo l’infortunio. Gli uomini di Luciano Spalletti, quindi, mantengono la vetta solitaria della graduatoria, riportandosi a tre punti di distanza dal Milan, primo inseguitore della capolista. Immensa felicità sia tra i giocatori che tra la tifoseria azzurra che sta godendo ancora di questo ennesimo successo dei propri beniamini. Si può dire che quello di ieri appare come un altro segno tangibile dell’annata favorevole ai partenopei, che probabilmente, nella passata stagione, non sarebbero riusciti a portare a casa l’intera posta in palio, in una partita che andava verso il risultato ad occhiali.  Non è da poco vincere in casa del Milan, della Lazio e della Roma, compagini di tutto rispetto che sono tuttora nelle zone alte della classifica. Il Napoli edizione 2022/23 sta facendo sognare anche i tifosi più scettici, ovviamente facendo i debiti scongiuri, però se, come si dice, il buongiorno si vede dal mattino, i presupposti per arrivare ad un traguardo che i napoletani, da bravi scaramantici, non osano pronunciare, ci sono tutti. Non è stata, come in altre occasioni, una gara esaltante o emozionante, tuttavia i partenopei hanno meritato di vincere, checché ne dica mister Mourinho, avendo creato diverse occasioni da gol, sventate dal portiere portoghese, a differenza dei padroni di casa che non hanno mai impensierito Meret, quasi spettatore non pagante. Poi la prodezza del goleador azzurro ha messo tutti a tacere, regalando una nuova vittoria al Napoli che, mercoledì sera, al Maradona, in Champions, contro il Glascow Rangers, ha l’opportunità per portare a dodici la striscia di successi consecutivi. Chi l’avrebbe mai detto alla vigilia della stagione? Penso nessuno. Diamo pertanto atto della bravura, non solo della rosa di Spalletti ma soprattutto di quella del direttore sportivo e dei suoi collaboratori capaci di portare alla corte del tecnico toscano dei calciatori, semi sconosciuti, però di grande talento come Kvaratskhelia, Kim , Olivera, che stanno stupendo tutti. Gli azzurri, all’Olimpico, hanno dato l’impressione di essere nettamente superiori agli avversari, per valore, per forza agonistica e per solidità difensiva, elementi che hanno, poi, prodotto il risultato finale. La Roma, viceversa, pur giocando davanti al proprio pubblico e con l’obiettivo di ridurre il distacco dalla cima della classifica, non ha fatto nulla per riuscirvi. I giallorossi restano una squadra che deve crescere molto. Riguardo ai singoli ,quella del georgiano è stata una gara con molte ombre e poche luci, ma quanto basta per incidere. Tra i più efficaci, oltre al nigeriano che merita un 8 pieno in pagella, non soltanto per la rete vincente, possiamo citare il coreano Kim, sempre più dominatore della propria aerea di rigore, l’uruguaiano Olivera che darà filo da torcere a Mario Rui e il messicano Lozano, una spina nel fianco dei difensori capitolini. Un ultimo plauso, va naturalmente al timoniere della formazione partenopea, fischiato dai suoi vecchi tifosi,  che ha plasmato un gruppo unito e compatto con la voglia e la fame di mettersi in evidenza per ambire a qualcosa di importante. E’ lui il vero Leader della squadra che ha trasmesso ai suoi quel quid in più che non era stato recepito nella passata stagione.

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