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Vigorito: “Ai tifosi nessuno nega la critica, ma fatelo senza violenza e insulti”

Sul difficile momento del Benevento calcio è intervenuto il presidente Vigorito nel corso della trasmissione sportiva Ottogol in onda sull’ emittente Ottochannel. Questo, in sintesi, quanto affermato dal patron giallorosso:

“Questo non è un confronto ma una mia confessione. Negli ultimi tempi ho avuto pochi rapporti con la tifoseria per varie vicissitudini. Ho pensato di non fare un comizio pubblico. Ci fu un incidente di percorso che mi allontanò dall’ ambiente. Credo sia questo il motivo per il quale vengo maggiormente criticato. La cosa migliore era quella di ascoltarci per tentare di spiegare alcune situazioni. Si parla molto di quello che fanno gli altri, ma non si pensa a fare qualcosa.

Vorrei ricordare che in 17 anni ho vinto un campionato ogni tre anni. La mia parola insieme, significa noi e voi, che è qualcosa che bisogna realizzare in modo diverso.

Quando parlai degli abbonati che non vengono a vedere la partita, volevo dire semplicemente: stateci vicino.

Ai tifosi nessuno nega la critica. È un loro diritto. Bisognerebbe ricordare, però, dove eravamo prima di arrivare a questo punto.

Vigorito lascerà quando sarà il momento. Se uno ha un disegno diverso può cancellarlo. Quando troverò uno più capace di me sarò felice di consegnare tutto.

Il ds Foggia non sta lì perché è mio amico, ma perché è colui che ha ottenuto dei risultati sportivi e che ancora oggi lavora. Ha preso un attaccante e proveremo a fare arrivare anche qualche altro calciatore, magari di caratura superiore.

Cosa deve fare la società? Ci avete chiesto di assistere all’ allenamento durante la settimana, ma eravate in dieci o forse undici persone. Non era il popolo giallorosso.

Quale sarebbe l’ assenza della società? Seguo in trasferta la squadra e in sei anni è la prima volta che siamo in difficoltà. La reazione qual è stata? Dallo stadio sono dovuto uscire quasi di nascosto.

Ci siamo sempre rialzati.

Veramente pensate che mi circondi di cretini? Accusateci di tutto, senza insulti e violenza.

Al sindaco vorrei ricordare che lo stadio è senza copertura, che doveva essere fatta un anno fa. Manca la comunicazione.

Essere chiamato piagnucolone è difficile da sopportare. Io faccio calcio non politica. Di calcio ne parlo con i tecnici che ho accanto. Se non sono buoni, allora non sono buono neanche io perché sono stati scelti da me.

Sono 17 anni che cerco di portare gente allo stadio. Prima di agire ricordate che Vigorito continua ad amare questa maglia anche quando perde. Chi dice di amare la maglia dovrebbe iniziare a dimostrarlo, senza buttare bombe allo stadio.

Iniziamo a dimostrare l’ entusiasmo che serve per salvare questa categoria. Se qualcuno non se ne è accorto, io, da questa parte sono solo.

Vogliamo lavorare insieme? Passiamoci la mano sulla coscienza. Prima di parlare bisogna guardare i risultati ottenuti”.

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Claudio Donato

Claudio Donato, giornalista-pubblicista. Al suo attivo diverse collaborazioni con varie testate giornalistiche.