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Napoli, una cavalcata scudetto storica: gli azzurri hanno regalato spettacolo e record

Estate 2022: il Napoli vendeva in sucessione Insigne, Mertens e Koulibaly: il primo un figlio della nostra terra, di Frattamaggiore, il secondo un figlio adottivo arrivato dal Belgio, diventato il miglior marcatore della storia del Napoli, il terzo il grande Kalidou, detto K2, difensore incredibile e che ha deciso in molte occasioni le partite. Intanto al Napoli arrivava un attaccante dalla Georgia, una scoperta del direttore Giuntoli, acquistato già a gennaio, con un cognome quasi inpronunciabile: Kvaratskhelia, e un difensore coreano dal Fenerbace: Kim. In quei mesi, nei ritiri di Castel di Sangro e a Dimaro si respirava un aria di contestazione verso la società e anche di preoccupazione, in vista del nuovo campionato. A fine agosto, dopo una trattativa durata quasi un mese, arriva Raspadori dal Sassuolo e Giovanni Simeone. Cosa aspettarsi da campionato che stava per iniziare? Prima gionata: il Napoli parte subito forte con una cinquina a Verona, con il primo gol di quel georgiano sconosciuto: Kvicha Kvarathskhelia, poi seguono due pareggi rispettivamente con Fiorentina e Lecce. Successivamente gli azzurri non si fermano più, vittorie su vittorie, una cavalcata incredibile, uno spettacolo ogni domenica.
Dopo i due campionati vinti dal Napoli nel 1987 e 1990, solo altre tre squadre che non fossero Inter, Milan e Juve hanno vinto lo scudetto in 33 anni: la Sampdoria di Vialli e Mancini nel 1991, la Lazio nel 2000 e la Roma nel 2001 con Totti, Batistuta e Montella. il Napoli ha spezzato l’egemonia delle milanesi e della Juve e ha letteralmente stracciato questo campionato che è stato vinto praticamente già a gennaio, se non prima. Man mano ha allontanato dalla lotta scudetto prima l’Inter e poi il Milan, creando deitro di sè un distacco di quasi 20 punti. Un capolavoro assoluto, con degli interpreti che resteranno nella storia del calcio e dello sport, e noi ne siamo tanto orgogliosi.
Mariano Potena
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