Kvaratskhelia e Di Lorenzo, le sicurezze del Napoli di Garcia
Il Napoli che ha vinto, anzi dominato il campionato, è pronto a ripartire tra meno di un mese per la prima parte del suo ritiro, che avrà luogo dal 14 al 25 luglio prossimi a Dimaro. Da campione d’Italia e dopo aver comunicato l’arrivo di Rudi Garcia, scelta del presidente Aurelio De Laurentiis, la squadra azzurra deve ripartire da alcuni nomi, visto che l’artefice di quanto fatto a livello tattico, ossia Luciano Spalletti, è partito senza onorare il possibile prolungamento relativo alla terza stagione in azzurro.
Due pilastri alla guida degli azzurri
Due sono con certezza i nomi che dovranno guidare gli azzurri nella stagione che sta per iniziare: parliamo di Khvicha Kvaratskhelia e di Giovanni Di Lorenzo, rispettivamente il miglior giocatore dello scorso campionato e il capitano del team partenopeo. Qualcuno potrebbe ricordare che anche Victor Osimhen è uno dei Dioscuri azzurri più interessanti, eppure l’incertezza sulla permanenza del nigeriano nel corso 2023-24 impedisce di poter tracciare in questo momento un profilo su quella che potrà essere la sua prossima stagione
E se lo status del Napoli è quello di grande del torneo di Serie A, molto lo deve alla presenza del funambolo georgiano, un atleta che può fare veramente la differenza nelle scommesse online del campionato maggiore che sono relative anche al numero dei goal. Non a caso nel campionato scorso ha partecipato in ben 25 reti, segnando 12 goal e fornendo 13 assist. Il calciatore di Tiblisi è stato un acquisto sorprendente dall’ormai partente direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Il 22enne, infatti, arrivato con grandi aspettative l’anno scorso le ha abbondantemente superate diventando il primo generatore di gioco offensivo degli azzurri.
In questa speciale classifica, inoltre, solo il suo compagno di squadra e di reparto Osimhen ha fatto meglio, entrando in 31 reti totali (26 centri e cinque assist).
Il capitano Di Lorenzo: l’uomo numero 1 del Napoli
Di Lorenzo, dal canto suo, rappresenta più di ogni altro calciatore la realizzazione totale di un sogno. Fino a sei anni fa in Serie C, dove giocava con il Matera, colui che un anno fa è diventato il capitano della squadra dopo gli addii di elementi come Lorenzo Insigne, Dries Mertens e Kalidou Koulibaly ha raccolto alla grande l’eredità lasciatagli, diventando l’uomo spogliatoio ideale per l’exploit che ha portato allo Scudetto.
Se sul georgiano occorre puntare per forza, visto il suo lavoro, sul capitano è logico appoggiarsi sia a livello mentale sia per quanto riguarda il suo eccelso contributo in mezzo al campo. Il terzino toscano, infatti, non è solo un laterale di difesa ma anche un interno di centrocampo, una mezzala e a volte un centravanti aggiunto. La sua qualità di essere nel posto giusto al momento giusto lo rende un elemento preziosissimo dal punto di vista tattico.
Dunque, se Kvara sarà fondamentale per scardinare le difese avversarie con i suoi cambi di passo e i suoi dribbling, oltre ai goal e agli assist, Di Lorenzo sarà cruciale per tenere compatti i reparti e dare sempre il sostegno giusto a livello psicologico. Da un lato il fenomeno con la palla tra i piedi e dall’altro il trascinatore. Questi i due pilastri del Napoli di quest’anno.
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