COPERTINALE PAGELLERUBRICHE

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI – La fiera della mediocrità

Gollini 6 – Non sempre stilisticamente ineccepibile, ma mette una pezza come e dove può.

Di Lorenzo 5 – A cinque come a quattro, non trova mai posizionamento e tempi di inserimento, e pure dietro è incerto.

Ostigaard 5.5 – Fatica nel trovare le misure per accorciare, ma è una problematica di reparto.
(Politano 6 – Qualche conclusione pericolosa, ma sempre frutto di iniziative personali estemporanee.)

Rrahmani 5 – Come spesso gli accade, troppo facile da superare.

Juan Jesus 5.5 – Più nervoso che efficace.
(Ngonge s.v.)

Mazzocchi 6 – Qualche errore di misura, ma spinge spesso con pericolosità.
(Olivera s.v.)

Lobotka 5.5 – Inizia bene, poi cala nel corso del match, a corto di fiato e di idee.

Anguissa 5 – Anche lui inizia con gran voglia di pressare tutti, poi perde la bussola ed inizia a vagare per il centrocampo non fornendo alcun aiuto né in copertura né in appoggio all’azione offensiva.

Zielinski 5 – Gioca praticamente da fermo, come una vecchia gloria in pensione da un calcio che fu. Senza averne la qualità, purtroppo.
(Lindstrom 5.5 – Mette un po’ di pepe all’azione offensiva, ma sempre a singhiozzo tra una cosa buona e l’altra sbagliata.)

Kvaratskhelia 6 – Il gioco offensivo della squadra è tutto affidato a lui, che per bravo che sia, non è Maradona e non sembra ancora attrezzato per compiere miracoli quali far sembrare Garcia e Mazzarri allenatori da Scudetto.

Simeone 6 – Si batte e trova due conclusioni pericolose, prima che Mazzarri logicamente lo tolga quando c’è bisogno di recuperare il risultato. Mah…
(Raspadori 5 – Sempre la solita storia, inutile ripetersi.)

Mazzarri 5 – Prova col pressing, ma dura 15 minuti e poi va nel panico. Torna al 4-3-3, ma va in confusione con le sostituzioni. Eppure il Milan era pesantemente rimaneggiato e non è possibile partire sempre da sconfitti, nonostante un tricolore sul petto portato mai così indegnamente! Siamo alla fiera della mediocrità.

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