CALCIOMERCATO

Van Gaal libera Fellaini: nel giro d’una settimana si saprà cosa succederà..

COUNT DOWN . Si entra nel vivo e almeno stavolta si capirà in tempi rapidi, riuscendo a stoppare (finalmente) questa stucchevole telenovela d’un mercato in salsa partenopea assolutamente vuoto: Andujar, Koulibaly, Michu e poi il nulla, aspettando i preliminari di Champions League. Ma ora che Van Gaal ha detto a Fellaini «va pure», almeno s’uscira dagli equivoci: se il Manchester United accetterà il prestito oneroso e la compartecipazione all’ingaggio, se ne potrà parlare; altrimenti, sarà complicato riuscire a trovare elementi di convergenza.

 «L’ALTRO». E’ Lucas Leiva, da un po’: è più mediano, ha comunque piedi buoni, in teoria garantisce equilibri più accettabili, ha un contratto non meno oneroso però è disponibile su cifre più umane: pure in questo caso si parte dall’ipotesi prestito, pure in questo caso non c’è da largheggiare più di tanto, perché il bilancio del Napoli è sacro, pure in questo caso si potrebbe scoprire nel giro d’una settimana cosa accadrà.

LE SORPRESE. E nel tourbillon del mercato di agosto, rispuntano due nomi già seguiti: Moussa Dembelè, 27 anni, nazionale belga del Tottenham, e Jonathan De Guzman, 26, olandese dello Swansea.

IN DIFESA. Le manovre a tutto campo dipendono, stavolta, dall’addio di Federico Fernandez, in partenza per Swansea (cessione imminente, non figura nella lista Champions). La valigia è pronta ma il contratto è ancora da definire e quando ballano dieci milioni di euro c’è sempre qualche impiccio da rimuovere. La cessione di Fernandez può indurre a rilanciare il Napoli sul mercato: piace Manolas dell’Olimpiakos, piace Agger del Liverpool, piace Rojo dello Sporting Lisbona; però in organico ci sono anche Henrique e Britos e dunque il quartetto dei centrali potrebbe anche essere ritenuto sufficiente.

CESSIONI . La svolta, nel caso, potrebbe arrivare diversamente: ad esempio, sistemando quegli uomini che rappresentano l’eccedenza d’una struttura tecnica da snellire, i Pandev e i Britos, ma soprattutto i Gargano, i Donadel, i Vargas, i Rosati e via via fino ai giovani che ancora costituiscono voci d’un bilancio ch’è il padrone assoluto dei pensieri di De Laurentiis.

Corriere dello Sport

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