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Che meraviglia il gol di Higuain! Un grande Napoli domina il Legia

Legia-Napoli 0-2 Higuain esultaQuattro vittorie e un pareggio nelle ultime 5 gare, con un solo gol al passivo: il Napoli c’è e approfitta della notte europea per inviare messaggi al campionato. In due settimane, Maurizio Sarri ha svoltato, ha rimesso in piedi un inizio di stagione che aveva creato più di qualche dubbio sulla sua affidabilità. Invece, persino il Napoli due è riuscito nell’impresa di ritornare a vincere in trasferta: l’ultima volta era stata a Cagliari (0-3), il 19 aprile scorso. Il Legia Varsavia è stato regolato con le reti di Mertens e Higuain: la sua è stata una vera prodezza, una perla applaudita persino dai tifosi polacchi. Ora, in classifica, il Napoli ha 6 punti, gli stessi del Midtjylland, vittorioso contro il Bruges: i due club dovrebbero aver ipotecato il passaggio ai sedicesimi di Europa League.
TURNOVER CONFERMATO L’aveva fatto intendere alla vigilia, Maurizio Sarri, che sarebbe ricorso a un ampio turnover e così è stato. Sono sette i giocatori nuovi rispetto alla formazione schierata in campionato, contro la Juve. Gonzalo Higuain siede in panchina, insieme a Jorginho e Albiol: gli altri titolari sono in tribuna. Nel ruolo di metodista c’è Mirko Valdifiori, al rientro dopo la brutta prestazione di Modena, col Carpi, mentre in attacco c’è Manolo Gabbiadini che l’allenatore schiera da punta centrale in luogo del Pipita. Insomma, è un Napoli del tutto diverso rispetto a quello che si è visto in campionato. Lo scontro diretto in programma a San Siro, contro il Milan (definito «importantissimo» dal tecnico), consiglia a Sarri di risparmiare la fatica ai titolari per averli più energici domenica sera.
POCO PRATICO Il Legia Varsavia è l’avversario della notte europea e ha la necessità di vincere per rimediare alla sconfitta subita nella prima giornata contro il Midtjylland. I polacchi adottano lo stesso 4-3-3 del Napoli e le marcature sono a uomo più che a zona, anche se in fase passiva, il centrale di centrocampo, Pazdan, arretra sulla linea dei difensori e raddoppia sull’attaccante che transita dalle sue parti. Il Napoli si affida a qualche verticalizzazione di Valdifiori per evitare le fasce dove Mertens e Callejon hanno poco spazio per agire. Ed è proprio Mertens che ha l’opportunità di segnare, al 14’, ma la conclusione da buona posizione è debole. Tra i pali, c’è Gabriel in sostituzione di Reina e il primo pericolo lo corre per una sua stessa indecisione in uscita (16’), ma il diagonale di Trickovski finisce a lato. Sul piano del gioco, meglio il Napoli, che esprime una migliore qualità, ma non sa essere concreto. Gabbiadini tocca pochi palloni e al tiro ci arriva David Lopez dopo una mischia in area: il suo tiro a colpo sicuro (28’) viene salvato sulla linea da Pazdan. Il Legia si limita a qualche ripartenza, ispirata da Guilherme, il migliore tra i suoi. Hanno poco da dire, i polacchi, che non si rendono mai pericolosi, mentre il Napoli fa valere la maggiore supremazia con il vantaggio di Mertens, pronto a girare di testa in rete il cross di Callejon (8’). Trovato il gol, si ritrovano un po’ tutti. Sarri, allora, richiama proprio l’attaccante spagnolo, per fare posto a Higuain: un’intuizione perfetta, perché è proprio il Pipita, al 39’, a chiudere la partita con un gol strepitoso, realizzato dopo aver saltato quattro avversari. Che spettacolo, davvero un bel vedere.

La Gazzetta dello Sport

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