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Juventus, tegola Pirlo: stop di un mese

TORINO – Tre partite per la Juve. La prima a Vinovo, contro l’emergenza infortuni in vista della prima uscita ufficiale dell’era d. C., dopo Conte, sabato (ore 18) in casa del Chievo. L’allarme-influenza è rientrato, ma c’è una pessima notizia: Pirlo dovrà stare fermo almeno per un mese. Dopo il trauma contusivo-distorsivo all’anca destra riportato contro il Milan al Trofeo Tim, questa mattina il regista si è sottoposto ad una risonanza magnetica che ha evidenziato una distrazione della funzione muscolo tendinea del retto femorale. “Saranno necessari 30 giorni per il completo recupero funzionale – avverte il sito della Juventus -. Il centrocampista proseguirà nel suo programma riabilitativo e verrà sottoposto a nuovi accertamenti tra 15 giorni”. Falsa partenza per il fuoriclasse bianconero e azzurro e brutta, anzi pessima tegola per Allegri che dovrà fare a meno del motore del suo gioco per le prime cinque giornate di campionato e l’avvio di Champions League.
Il posto di Pirlo a centrocampo verrà appaltato a Marchisio, con Pogba e Asamoah ai fianchi. Vidal, in ritardo di condizione, a Verona è candidato a partire dalla panchina. Ma anche gli altri reparti sono alle prese con criticità assortite. La difesa deve fare a meno del lungodegente Barzagli e dello squalificato Chiellini. Si va dunque verso una linea a quattro, con Ogbonna (in vantaggio su Caceres) e Bonucci davanti al recuperato Buffon, mentre in corsia agiranno Lichtsteiner ed Evra. Emergenza anche in attacco, vista la probabilissima indisponibilità di Llorente (ricaduta influenzale) e quella certa di Morata. Se il primo riuscirà ad allenarsi venerdì, allora sabato potrebbe aspirare a un posto in panchina. Al momento gli unici arruolabili sono Tevez e il recuperato Giovinco, con il giovane francese Coman e il baby spagnolo Buenacasa di scorta.

Le altre due partite che preoccupano i tifosi bianconeri sono quelle che andranno in scena nel pomeriggio (ore 17.45) a Montecarlo, sede dei sorteggi di Champions League. La prima è contro la malasorte. La Juve, inserita in seconda fascia, teme l’inferno di un girone con Real Madrid, Liverpool e Monaco e sogna il paradiso di un gruppo con Porto, Cska Mosca (o Ajax) e Malmö (o Maribor).

L’ultima partita è con il Real, in palio un certo Falcao. Oggi si decide infatti il futuro dell’attaccante colombiano del Monaco. La precedenza va ovviamente alle merengues, forti dei contatti già avviati tra l’ad Sanchez e l’agente Jorge Mendes. La Juve, che ha in agenda un incontro con il club monegasco, insegue la missione (quasi) impossibile: strappare El Tigre in prestito con ingaggio (circa 12 milioni a stagione) pagato per metà dalla società del magnate russo Ryboloblev. Mai dire mai, ma sembra un’impresa più difficile che rimettere il dentifricio nel tubetto.
Ecco perché restano vivissimi i piani B che portano allo svizzero Shaqiri, inseguito anche dall’Inter, oppure al messicano “Chicharito” Hernandez, con il primo in vantaggio perché il Bayern Monaco sembra disposto al prestito. Dopo un sondaggio (fallito) per Muriel, il piano C porta ora a Denis, già finito al centro di qualche colloquio tra Juve e Atalanta. La soluzione interna, in caso di nulla di fatto sul mercato, risponde al nome di Coman, pronto a traslocare dal centrocampo all’attacco.

juventus

serie A
Protagonisti:
andrea pirlo
Fonte: Repubblica

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