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Fede, preghiere e gli auguri a Reina: così Rafael è rinato

Fede e fiducia non mancano di certo a Rafael Cabral. Ieri ha risposto alla convocazione della Seleçao di Carlos Dunga, ma avrebbe preferito incontrare Papa Francesco, come tanti suoi colleghi. È un atleta di Cristo il brasiliano del Napoli, e proprio la fede lo ha sorretto nel momento più difficile della scorsa stagione: l’infortunio ai legamenti crociati nel match d’andata di Europa League contro lo Swansea. Ne è venuto fuori con le preghiere, ma soprattutto con il suo spirito di sacrificio. Lo stesso che gli ha permesso di reagire alle critiche, legittime, che gli sono state mosse dopo le incertezze di Bilbao. Quella di Marassi per Rafael non si prospettava come una gara facile, lui è stato protagonista con due paratone su Pinilla. Eppure, a Napoli molti rimpiangono ancora Reina. Domenica era il compleanno dello spagnolo. Rafael gli ha inviato un messaggio e ha ricevuto da Pepe l’in bocca al lupo di rito per il debutto. Gli è servito davvero.

La Gazzetta dello Sport

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