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I dubbi di Benitez: il rinnovo a Napoli o le sirene del Psg

chievo-napoli BenitezRafa Benitez ha dimostrato di saper aspettare. Anzi, aspettare e ripartire. Dopo essere stato esonerato dall’Inter, è rimasto fermo due anni prima di sedersi sulla panchina del Chelsea. In quel lasso di tempo ha rifiutato alcune offerte, tra le quali quella della Sampdoria, perché non convinto fino in fondo dei progetti che gli erano stati sottoposti. Dunque, non bisogna sorprendersi del fatto che non abbia ancora deciso il proprio futuro. Sente forte il richiamo di Liverpool (dove però Rodgers si sta rilanciando), ma sa anche che almeno fino ad aprile il domino delle panchine non inizierà. Così, Benitez fa come il suo Napoli nell’ultimo periodo: attende con prudenza, senza scoprirsi. L’equilibrio è il mantra di Rafa, che nel 2015 ha frenato solo contro Juventus (k.o. in casa) e Udinese in coppa Italia (pari dopo 120’ e successo ai rigori). I friulani hanno la tempra dura, e domani al San Paolo si annuncia battaglia.
NESSUN TORTO Il Napoli è pronto, Benitez pure. Molti sostengono sia diventato più «italiano», nel senso di pragmatico, probabilmente è solo più simile a quello di sempre. In Premier lo definivano difensivista, qui invece è stato accusato di essere troppo spregiudicato. Paese che vai critica che trovi. Benitez lo sa bene, è uomo di mondo. Ha vinto in Spagna, Inghilterra e Italia. Adesso potrebbe essere tentato da una nuova avventura in Francia, anche se De Laurentiis lo prenderebbe come un torto. Le Parisien ha inserito Benitez in seconda posizione, dietro al Cholo Simeone, tra i candidati alla panchina del Paris Saint Germain. Blanc è ancora in corsa su tutti i fronti, ma sarà decisivo il suo cammino in Champions (agli ottavi dovrà vedersela contro il Chelsea). In caso di eliminazione, il destino dell’ex difensore di Inter e Napoli è segnato.
IL VANTAGGIO Benitez in realtà poteva approdare al Psg anche due estati fa, ma il Napoli gli aveva già strappato una promessa quando il club francese si fece avanti. Adesso la situazione è diversa. Lo spagnolo è sulla riva del fiume e ha un vantaggio rispetto a Simeone, Garcia e Mancini (gli altri nomi accostati da Le Parisien al Psg), ma anche a tanti altri tecnici di fama internazionale: ha il contratto in scadenza e dunque, a breve, il suo diventerà il nome più appetibile al supermarket delle panchine. Anzi, il paradosso è il seguente: migliori saranno i risultati del Napoli nelle prossime settimane, maggiore sarà il numero delle pretendenti per Benitez. In attesa, però, c’è anche De Laurentiis. Lui le speranze di trattenere Rafa non le ha perse. È disposto ad aspettare. Eventualmente, saprà comunque ripartire.

La Gazzetta dello Sport

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