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Nessun intoccabile e il Napoli vince

higuain callejon verona-napoliCambiando si vince. Lo dimostrano i risultati del Napoli: nelle ultime 7 gare di campionato, ne ha vinte 6, perdendo soltanto contro la Juventus. Eppure, Rafa Benitez non ha mai schierato la stessa formazione per due partite di seguito, praticando un turnover che non ha mai modificato gli equilibri della squadra. Una questione di qualità, legata alla validità delle alternative dei titolari e, soprattutto, allo studio condotto quotidianamente dallo staff tecnico e sanitario. Insomma, un mix perfetto, che sta permettendo al Napoli di consolidare il terzo posto (sono 7 i punti che lo sperano dalle inseguitrici) e di aspirare al secondo, che è a solo 4 lunghezze.
NESSUNO INAMOVIBILE Non ci sono più intoccabili in questo Napoli. Persino Gonzalo Higuain, il vero pezzo forte, è stato avvicendato sia in campionato sia nelle altre competizioni, Europa League compresa. L’unico che non s’è mai fermato è Rafael, il giocatore che ha sommato, in campionato, più minuti (1980) seguito da Albiol (1800) e Higuain (1744).
TURNOVER VINCENTE Fin qui, sono stati 23 i giocatori utilizzati da Benitez in campionato. Un lavoro capillare di controllo, svolto dallo staff sanitario, diretto da dottor Alfonso De Nicola, che consente all’allenatore di valutare l’efficienza fisica di ciascun singolo. In pratica, è difficile che vadano in campo giocatori coi muscoli affaticati, a meno che non ci siano emergenze. Non è un caso, infatti, che il Napoli sia la società con il minor numero di infortunati già da qualche stagione.
TRE OBIETTIVI In questo modo, il club sta ottenendo risultati importanti, nel 2014 ha vinto la coppa Italia e la Supercoppa italiana e, attualmente, è in corsa per un posto nella prossima Champions, per l’Europa League (giovedì affronterà il Trabzonspor nei sedicesimi) e per la coppa Italia (il 4 marzo sfiderà la Lazio nell’andata della semifinale). Insomma, la qualità non manca, Benitez e Bigon hanno creato i presupposti per diventare ancora più grandi nella prossima stagione. Gli ingaggi di Strinic e Gabbiadini sono un segnale importante: giovani si, ma di qualità che possano elevare il tasso tecnico e rendere più ambizioso il progetto. Juventus permettendo, ovviamente.

La Gazzetta dello Sport

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