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Napoli, Benitez tradito sul più bello. Champions sempre più a rischio

NAPOLI – Errare è umano, perseverare è diabolico. Non ci sono più giustificazioni per gli sbalzi di umore e le disarmanti cadute del Napoli, che ha confermato anche a Empoli di essere una squadra immatura e poco affidabile: capace per l’ennesima volta di rovinare in 90′ tutto quanto di buono aveva fatto nelle esibizioni precedenti. Era già successo ed è forte il sospetto che capiterà ancora, visto che i limiti psicologici, tecnici e tattici della formazione di Benitez hanno l’aria di essere strutturali. Exploit e sbandate continuano a susseguirsi infatti con avvilente regolarità, senza che l’esperto tecnico spagnolo riesca a trovare un modo per correre ai ripari. Stavolta Rafa c’è rimasto malissimo, sentendosi tradito sul più bello dai suoi giocatori. Nelle ultime settimane, infatti, gli azzurri avevano dato finalmente l’impressione di aver fatto un salto di qualità: eliminando il Wolfsburg in Europa League e battendo nettamente in campionato Fiorentina, Cagliari e Sampdoria. Niente lasciava dunque presagire la figuraccia allo stadio Castellani, imputabile solo in una minima parte al turn over (i big c’erano) e molto di più a un calo di concentrazione.
Per il Napoli era la partita ufficiale numero 52 di una stagione lunga e stressante, che ha visto il gruppo di Benitez impegnato addirittura in cinque competizioni. Ci può stare, insomma, giocando oltretutto ogni tre giorni, che gli azzurri debbano pagare dazio ogni tanto allo stress psicofisico con qualche controprestazione. Ma una squadra smaliziata e matura sa gestire bene pure i momenti di flessione, cosa di cui invece Hamsik e i suoi  compagni non si sono mostrati finora assolutamente capaci. A mille all’ora non li ferma quasi nessuno. Quando frenano, invece, i calciatori di Rafa diventano una preda facile e finiscono per perdere la testa, come è successo per l’ennesima volta contro l’Empoli. Altro che rincorsa a Lazio e Roma. È un passo falso che mette a rischio la Champions.

Molto amaro il risveglio del Napoli, che ha passato la nottata in ritiro e stamattina si è allenato al centro sportivo di Coverciano, prima di rientrare alla base. Nessun castigo: il programma della trasferta era stato infatti annunciato al giocatori in anticipo, prima del tracollo al Castellani. Ma Benitez era di pessimo umore e ha strigliato a lungo il gruppo, chiedendo conto alla squadra degli errori gravi commessi contro l’Empoli. I tre autogol delle ultime due partite sono un pericolo sintomo di deconcentrazione: alla vigilia dello sprint finale. Dopodomani contro il Milan e soprattutto giovedì sera contro il Dnipro, nel primo round della semifinale di Europa League, gli azzurri si giocheranno al San Paolo le residue chance per chiudere in bellezza la stagione. E sarà vietato sbagliare ancora.

Ci metterà la faccia anche Benitez, impegnato in questi giorni pure in un altra partita: quella per il rinnovo del suo contratto. De Laurentiis tornerà alla carica domani e non è intenzionato ad aspettare ancora a lungo la risposta definitiva di Rafa. Sono giorni caldi in campo e fuori, per il Napoli. La spinta in più può arrivare dai tifosi, mobilitati in vista delle prossime due sfide. Ma tocca agli azzurri rialzare subito la testa, aggrappandosi alla rabbia di Higuain e alla freschezza di Insigne e Gabbiadini: al rientro dopo il turn over di Empoli. Errare è umano, perseverare nel momento decisivo sarebbe diabolico.
 

ssc napoli

serie A
Protagonisti:
rafael benitez
aurelio de laurentiis

Fonte: Repubblica

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