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Juventus, Allegri: “Stiamo facendo un lavoro super, avanti così”

Juventus, Allegri: "Stiamo facendo un lavoro super, avanti così"Massimiliano Allegri (ansa) TORINO – Dillo con un tweet. Massimiliano Allegri investe 52 dei suoi rituali 140 caratteri del post partita per ringraziare il genio risolutivo di Paulo Dybala, 6 gol e 4 assist nelle ultime 7 giornate, il killer di una Roma che negli ultimi 15 minuti di gioco in questo campionato ha incassato ben 10 reti, l’ultima proprio ieri: peggio ha fatto soltanto il Frosinone (11). “I fuoriclasse aiutano a risolvere i match complicati – scrive Allegri -, ma tutti i ragazzi stanno facendo un lavoro super: avanti così Juve, un passo alla volta!”. Stephan Lichtsteiner fa invece di conto e cinguetta la sua “settimana perfetta, con tre vittorie e zero gol incassati. Continuiamo così”. Già, dopo aver asfaltato l’Udinese (0-4) la Juve ha eliminato la Lazio dalla Coppa Italia (0-1) e la Roma dalla corsa scudetto (1-0). “Non è stato facile vincere ancora, dopo dieci vittorie consecutive – commenta Giorgio Chiellini ai microfoni di Sky Sport -. Juve-Roma non è una partita come le altre, anche se i tre punti guadagnati domenica pesano quanto quelli conquistati la settimana prima contro l’Udinese. Abbiamo trovato un’identità: sappiamo soffrire, sappiamo giocare. Anche chi è meno impiegato ha comunque disputato grandi partite. Penso ai vari Rugani, Hernanes, Asamoah… Questo vuol dire che la Juve c’è e sta lavorando bene”. Il rullo compressore non si ferma. Archiviata l’11ª vittoria di fila (una in meno della striscia-record del club, realizzata da Conte nel 2013-14) e la 12ª magia in A di Dybala, uno che ha messo lo zampino in 19 dei 38 gol segnati sin qui dai bianconeri in campionato, è ora di guardare avanti. Ma non troppo.

“Scusate, ma quand’è Juve-Napoli?”, chiedeva domenica notte Allegri ai giornalisti nella sala conferenza dello Stadium, ottenendo qualche sorrisino e una risposta in coro: “Ma mister, il 13 febbraio!”. No, il tecnico non bluffava, non conosceva davvero la data del big match, la cima Coppi del torneo. Perché se è vero che Allegri martella spesso con cifre, dati, punti e proiezioni in ottica tricolore, il suo calendario non va oltre le prossime due partite. In questo senso, “facciamo un passo alla volta” non è soltanto uno slogan trito e ritrito, utile a tenere tutti sul pezzo evitando pericolose distrazioni. La Juve si è imposta anche scaramanticamente di proseguire tappa dopo tappa quella che Allegri ha ribattezzato come “una cronometro individuale”. Senza pensare troppo al Napoli, sempre a +2, e senza nemmeno voltarsi indietro a vedere il gruppone attardato, per non correre il rischio di demoralizzarsi o autocompiacersi.
Sotto allora con la semifinale di andata di Coppa Italia, mercoledì allo Stadium contro l’Inter (arbitra Tagliavento), il primo di tre derby d’Italia in poco più di un mese: lo sguardo, al massimo, si potrà allungare fino alla trasferta di domenica all’ora di pranzo in casa del Chievo. Contro i nerazzurri di Mancini si rivedrà la Juve Gran Riserva, con sei o sette volti nuovi rispetto alla formazione che ha imposto alla Roma il quinto ko consecutivo allo Stadium. Neto prenderà di nuovo le chiavi della porta di Buffon, che in serata riceverà a Milano il Premio Gianni Brera “Sportivo dell’anno”. Dopo 12 partite consecutive tra i titolari, Bonucci potrebbe lasciare spazio a Rugani. A centrocampo al posto dello stakanovista Marchisio dovrebbe giocare Hernanes, scortato da Khedira (o Sturaro) e Pogba, mentre sulle corsie agiranno Cuadrado e Sandro. Assente lo squalificato Zaza, in attacco ci sarà sicuramente Morata, in coppia con uno tra Mandzukic e Dybala. juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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