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Napoli, Sarri: “Partite facili non esistono, euforia pericolosa”

Napoli, Sarri: "Partite facili non esistono, euforia pericolosa"Maurizio Sarri (ansa) NAPOLI – Nessuna concessione ai sogni. La Champions League resta un obiettivo ancora da conquistare e Maurizio Sarri non si fida dell’euforia che si respira in città. “E’ l’atteggiamento sbagliato per approcciare la gara con il Frosinone. Nel calcio non esistono formalità e quindi noi dobbiamo essere concentrati per centrare il traguardo”. Inutile insistere,  Sarri liquida il traguardo secondo posto in maniera abbastanza colorita. “Faccio gesti scaramantici – sorride – domani sarà necessario l’aiuto del pubblico del San Paolo. Abbiamo bisogno di loro”. Domani sera saranno in cinquantamila sugli spalti: l’entusiasmo sarà garantito.

Con quale emozione state vivendo questi momenti?
“Al momento nessuna. Personalmente ho qualche preoccupazione, il clima attorno alla squadra non è quello giusto. Domani dobbiamo disputare una partita di grande mentalità. Il San Paolo ci dovrà dare una grande mano e il ruggito dei tifosi sarà fondamentale”.
Perché l’atmosfera non è quella giusta?
“Parlo dell’ambiente circostante. Il gruppo sta approcciando il match in maniera giusta, ma i giocatori non vivono in una campana di vetro e possono essere influenzati. Questa gara non è una formalità, non esistono partite semplici nel calcio”.
Quattro mesi fa il Napoli diventava campione d’inverno. Ha creduto nello scudetto?
“Penso di essere stato l’unico a dire che la Juventus avrebbe vinto. I bianconeri hanno confermato di essere di un’altra categoria. Hanno vinto 26 partite su 27. Non è mai successa una cosa del genere in serie A. La Juve ha trionfato giustamente, noi per avere questa possibilità dobbiamo sperare che una di queste big fallisca la stagione. Ma con questa Juve la vedo dura”.
Non sente di essere un allenatore di una grande squadra?
“Abbiamo centrato il record di punti del Napoli, quindi abbiamo già fatto qualcosa di importante. Ma vogliamo realizzare un’impresa straordinaria e quindi restiamo concentrati”.
Domani sera potrebbe essere il momento migliore della sua carriera?
“La visione giornalistica delle vicende di uno sportivo non sempre coincide con l’emozione che uno prova. E’ chiaramente il punto più importante, ma mi sono emozionato anche vincendo la C2 e la B. I sentimenti sono intimi e non dipendono dal palcoscenico.   Ovviamente sarebbe il risultato migliore della mia carriera. Il Napoli ha dimostrato di essere una squadra importante con un rendimento altissimo anche quando ha perso con le grandi squadre”.
In estate avrebbe creduto nel secondo posto?
“Mi sembrava un traguardo difficilmente raggiungibile, ma avevo la sensazione che la squadra potesse far bene sin da subito”.

Ha qualche rimpianto di questa stagione?
“No io penso solo a domani, poi verrà il momento delle valutazioni finali, ma di fronte ad una squadra che vince 26 partite su 27 c’è poco da fare. Qualcosa nel corso della stagione avremmo sbagliato e capiremo dove migliorare. Fa parte della natura di una persona che fa sport. Il giorno in cui non hai la voglia di migliorare ulteriormente, sei morto”.
Alcuni giocatori sono obiettivamente cresciuti nel corso di questa stagione grazie a lei. Si sente un punto fermo di questa squadra?
“Ripeto, passa tutto dalla sfida di domani. Mi sento uno che ha dato una mano a questa squadra e ha cercato di intervenire per migliorare dove il gruppo era vulnerabile. Alla fine in campo vanno i giocatori e la stragrande maggioranza del merito è loro. I ragazzi hanno messo in mostra la voglia di crescere. C’è stata grande disponibilità da parte loro: ho chiesto di cambiare il modo di giocare. Potevano ascoltare tutto con distacco, invece si sono messi a disposizione”.
Che rapporto si è si creato con Higuain?
“Lui mi dice che sono come suo padre perché lo critico sempre. Ha capito di avere un potenziale straordinario. Stiamo parlando di un campione di livello mondiale. Dall’esterno avevo la sensazione che potesse fare di più e lo ha fatto, ma secondo me ha ancora dei margini”.
Qual è l’ultimo step di crescita Higuain?
“Lui ha potenzialità enormi. Ne sono convinto”.
Con il pubblico si è creata una simbiosi. E’ orgoglioso?
“Sono orgoglioso del fatto che i giocatori abbiano lasciato ai tifosi la sensazione di giocarsela sempre con tutti, al di là del risultato. Questo atteggiamento è stato importante. Ma domani abbiamo bisogno dei nostri appassionati”.

Il Napoli non è mai stato messo sotto dal punto di vista del gioco. E’ soddisfatto?
“Abbiamo avuto una forte identità dal punto di vista tattico. I giocatori hanno trovato qualche sicurezza. La squadra ha sempre giocato, poi nel calcio ci sono anche gli episodi. Abbiamo sempre avuto la sensazione di partire su basi solide”.
A differenza dei predecessori, lei è tifoso del Napoli. Cosa significa essere l’allenatore del Napoli in Champions?
“Non ci penso proprio. Anzi. Mi sto toccando e faccio gli scongiuri. Non è questo l’atteggiamento giusto. Quindi ho la testa rivolta solo al Frosinone e non conta che sia retrocesso. Vorrei fare anche una precisazione”.
Prego.
“Mi riferisco al gioco dell’Atletico Madrid. Ho soltanto detto che non saprei giocare così, ma non volevo criticare. Ho una grande stima di Simeone, sarebbe difficile affrontarlo”.
 

serie A

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Protagonisti:
Maurizio Sarri

Fonte: Repubblica

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