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Solida e fortunata, la Fiorentina si scopre più forte

Solida e fortunata, la Fiorentina si scopre più forteMilan Badelj scaglia in porta il tiro della vittoria sulla Roma  FIRENZE – Ritrovarsi quando meno te l’aspetti, mentre incassi i colpi avversari per poi uscire e scoprirti più forte. Più solido e anche con quel pizzico di fortuna che non guasta mai. La Fiorentina batte la Roma al Franchi, sfata un tabù che coi giallorossi è sempre vivo e soprattutto rilancia le proprie ambizioni in una stagione che stentava a decollare. Tra malumori per un calciomercato in sordina e alcune dichiarazioni di Paulo Sousa che non erano certo passate inosservate. Come quella su Bernardeschi, ricordate? “Federico è confuso dentro e fuori dal campo, deve ritrovare chiarezza di idee”. Salvo poi tornarci sopra alla vigilia della sfida con la Roma: “Non mi riferivo alla sua vita privata, non l’ho mai fatto”. Il numero dieci viola, cresciuto nel vivaio e prodotto delle giovanili. Che finisce in panchina per la quarta volta consecutiva tra campionato ed Europa League. Era questo il clima che si respirava a Firenze. Almeno fino a ieri sera. 

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Già, perché poi un tiro all’improvviso di Badelj dalla distanza e gol. Kalinic che allarga le gambe davanti a Szczesny e fa infuriare la Roma per un fuorigioco attivo che Rizzoli però non giudica tale. Il Franchi che esplode, applaude la squadra e fischia quel Salah che da queste parti ha lasciato il segno per poi passare dall’altra parte al termine di una querelle di fuoco. L’egiziano annullato da Milic, che poi serve l’assist al centrocampista croato. “Tutto ha girato per il verso giusto – si legge sui social – era l’ora”. 

FIDUCIA RITROVATA E DIFESA SOLIDA – Perché vittorie del genere possono essere pesanti. Anzi, di più. “L’autostima viene dalle vittorie, bisogna sempre cercare di dominare il gioco, anche con le squadre più forti”. Parole del tecnico portoghese alla vigilia, che poi sottolinea la crescita della squadra. Pare aver lavorato soprattutto sulla difesa, il lusitano. La migliore del campionato con soltanto due gol subìti (e 62′ da giocare nella gara rinviata contro il Genoa) e porta imbattuta da circa 300 minuti. Ovvero dalla prima sfida di campionato a Torino contro la Juventus. Poi sono arrivate due vittorie per 1-0, entrambe al Franchi, contro Chievo e Roma appunto. Nel mezzo anche il pareggio esterno in Europa col Paok. Dunque difesa più solida, alternative che non mancano (vedi Salcedo e ieri Milic a sinistra) e quella cattiveria che mancava da troppo tempo.  Fiducia ritrovata e un calendario che si fa intenso, per mettere alla prova la crescita del gruppo. Che ieri sera ha esultato, insieme, sotto la curva Fiesole. Mercoledì sera la trasferta a Udine, poi la sfida interna contro il Milan dell’ex tecnico Vincenzo Montella. Ancora un incrocio, ancora il destino. Come per Salah. Già, ma stavolta come finirà? calcio

serie A
Fiorentina
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Fonte: Repubblica

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