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VALENTINA STELLA…IL VIAGGIO DI NANNI’ – TEATRO AUGUSTEO 1 APRILE

Valentina stella in concerto il primo aprile al Teatro Augusteo con lo spettacolo dal titolo “Nannì”. La sua voce è malinconica e passionale, morbida e allo stesso tempo capace di raggiungere le vette acute e potenti.  Una voce autentica, graffiante di chi cerca ancora l’amore e la passione viscerale tra i vicoli e vicino al mare, di chi si sente ora in cielo e ora in terra, in pace e in guerra, di chi è nato dalle viscere di una Napoli sofferente ma viva, pronta al sorriso e all’altruismo. Forse una Napoli cambiata, futurista, cosmopolita, ma sempre vulcanica, porosa, tradizionalista. Valentina ha ancora questo potere: la sua voce penetra nei ricordi, nel silenzio di un giorno qualunque. È una delle ultime interpreti della canzone napoletana, con un timbro particolare e riconoscibile.<<Non potrei fare altro che cantare, è la mia “Passione Eterna” – dice Valentina Stella-, è la mia vita, quella di una donna che conosce la sua terra, la sua gente, le sue speranze, i suoi amori felici o disperati. Per loro canto, perché “sta gente è robba mia e va ‘ncielo pure senza Dio pecchè pensa ca rimane cagnarrà>>.  Esattamente come Anna, madre dell’artista, da qui il brano Nannì che dà il titolo al concerto. Un racconto musicale nella melodia napoletana… classica e moderna, che spazia da Salvatore di Giacomo, Libero Bovio, Bruno Lanza, Pino Daniele, Mario Merola, Giulietta Sacco, e brani inediti di giovani autori come Giovanni Block, Alessio Arena e Gianpaolo Ferrigno. Ascolti “Passione Eterna” a occhi chiusi, ritrovi il sole, il mare, le strade affollate di una Napoli sparita, che forse non è mai stata reale, ma è dentro di te e ti fa riaffiorare la voglia di vivere, senza paure, senza prudenze. Forse una Napoli cambiata, cosmopolita, ma sempre vulcanica, porosa, tradizionalista. Valentina ha ancora questo potere: la sua voce penetra nei ricordi, nel silenzio di un giorno qualunque. È una delle ultime interpreti della canzone napoletana, con un timbro particolare e riconoscibile. Perché Nannì? Il nome del tuo prossimo spettacolo al Teatro Augusteo… <<mia madre la vivo tutti i giorni… Infatti, Nannì è dedicato a lei, uno dei brani scritto da me e dal giovane autore Giampaolo Ferrigno. Il concerto sarà un viaggio, canto Napoli… Cercherò di far emozionare le persone, con il mio spettacolo, perché la musica deve emozionare, creare pathos, passione dentro di noi>>.  Valentina Stella è una voce antica di Napoli, ereditata dal padre Ernesto Iorio, noto interprete della “posteggia”, genere che anche lei ha interpretato e praticato fin da bambina. Durante una “posteggia” al Leon d’Oro, è scoperta da Pier Francesco Pingitore diventando ospite fissa negli spettacoli televisivi della Compagnia del Bagaglino: Biberon, Crème Caramel, Saluti e Baci ecc… Ci parli di questo incontro importante della tua carriera? <<Pingitore registrava “Cocco”, io ero a Piazza Dante per lavoro al Leon D’Oro, mentre cantavo, dall’altra parte del ristorante c’erano Tullio De Piscopo e il regista che mi sentirono, quando mi chiamarono me ero un po’ diffidente, invece grazie a loro sono diventata ospite fissa al Bagaglino e Show Girl al salone Margherita>>. Sedicesima di venti figli. Quanto è stato importante il supporto ed il sostegno dei tuoi genitori e dei tuoi fratelli in questa professione? <<In una famiglia di ventidue persone non puoi contare sul sostegno di nessuno, ognuno deve pensare a se anche nelle cose più elementari come lavarsi e mangiare. Questo ti fa crescere in un senso di appartenenza fortissimo. Noi ci sentiamo legati anche da un filo invisibile. Il mio primo fratello ha settantuno anni e l’ho rivisto recentemente a Milano, mi è bastato guardarlo un attimo e sono partiti 1000 pensieri che poi sono la vita vissuta fra tante difficoltà, ma quelle poche gioie rimangono fotogrammi indelebili>>. Una delle più importanti interpreti della canzone napoletana.. Quanto è importante tramandare la canzone classica napoletana e moderna di generazioni in generazione? <<Girando il mondo mi sono accorta di quale patrimonio avevamo e abbiamo dilapidato. Non solo i napoletani e discendenti sono in tutto il mondo ma la cosa più assurda che la nostra canzone è stata per anni un vessillo che rappresentava l’Italia nel mondo. Molti artisti, star internazionali con i tre tenori, Elvis Presley, Ray Charles, Frank Sinatra, Andrea Bocelli, lo stesso Pavarotti nei suoi concerti, hanno cantato Napoli in giro per il mondo.  Io nei miei concerti canto il mio repertorio contemporaneo ma cerco anche di inserire alcuni brani classici cantati, per far capire percepire com’era bello emozionarsi nell’ascolto di melodie e parole uniche. Peccato che chi dovrebbe preservare questo patrimonio unico al mondo non fa nulla…peccato>>. Valentina partiamo subito dal presente poi facciamo un tuffo nel passato… Sei stata a teatro con Alessandro Siani molte volte in tanti suoi spettacoli. Poi, in passato hai collaborato alla realizzazione della colonna sinora “Benvenuti al Sud” e “Il principe abusivo”…Com’è nata questa collaborazione tra te e Alessandro? <<Con Alessandro ci lega una vecchia amicizia, da poco abbiamo fatto uno spettacolo a Lugano. Lui quando muoveva i primi passi ha sempre dimostrato un particolare affetto verso di me è il mio modo di interpretare le canzoni. Poi non appena è diventato, un fenomeno locale mi chiese di essere presente negli spettacoli come ospite d’onore a sorpresa e abbiamo fatto tre anni insieme, correva l’anno 2004. Poi ho lavorato con lui per la colonna sonora dei suoi film…Il rapporto è di profonda stima reciproca, Alessandro è un attore bravo ma sopratutto generoso. La cosa che mi ha colpito è la sua determinazione. Le cose che ha realizzato le aveva programmate e le ha realizzate con sacrifici e rinunciando a facili guadagni che la grande e improvvisa popolarità, gli ha dato. Il rapporto è veramente fraterno>>. Qual è la prima cosa che le viene in mente quanto sente la parola vita? <<La vita è amore, condivisione, godere insieme di piccole cose come un raggio di sole improvviso o un piatto che qualcuno ha preparato per te>>. C’è una cosa che, ogni volta che la vede o la sente, la lascia senza fiato? <<Nel mio ultimo spettacolo, per la strada, racconto ancora una volta la mia città. Le strade di Napoli sono animatissime: nell’aria si respira l’odore del mare e delle sfogliatelle, c’è la musica in sottofondo, c’è sempre un sacco di gente che non si sa dove sia diretta. La strada a Napoli non è mai soltanto un luogo in cui si cammina, ma è un mondo intero, un teatro vivente. E spesso per strada mi capita di incontrare bambini che ricambiano un mio sorriso o accolgono una mia carezza, senza avermi mai vista prima. Questa naturale bontà che abbiamo dentro di noi: ecco cosa mi lascia senza fiato>>. Hai lavorato con grandi personaggi, da Marisa Laurito a Carlo Buccirosso, passando per Giannini e Siani. Nella tua carriera, dunque, tante collaborazioni, a quale sei maggiormente affezionata? <<Ognuno mi ha dato qualcosa e oltre a questi citati ce ne sarebbero tanti altri ovviamente mio Padre Ernesto Iorio, il maestro Sciotti ma fra i tanti Piero Francesco Pingitore e Oreste Lionello che mi hanno insegnato la disciplina, il rigore e l’amore necessari per fare questo lavoro>>. Alle spalle hai una lunga e faticosa gavetta, quindi la domanda e d’obbligo: Cosa cosa consigli ai giovani che scelgono di intraprendere la carriera musicale, nonostante la crisi? <<Ho iniziato a cantare a cinque anni, quindi è ovvio che ho fatto tanta esperienza ed è stata fondamentale per la mia carriera, però credo che se uno ha la fortuna di incontrare dei maestri e li può frequentare che ben venga, altrimenti i giovani d’oggi con internet possono osservare tutto e tutti, l’importante è studiare tanto non imitare>>. Qual è il momento più emozionante che hai vissuto? <<Questo in cui sto rispondendo alle tue domande. La vita non deve essere legata ad una solo grande emozione ma raggruppare e centomila piccole emozioni, poi io sono fortunata perché ho la fortuna di salire su un palco e percepire nel semi buio di una sala l’emozione di chi ascolta, queste sono le vere emozioni quelle di ogni secondo di questa vita che il Signore ci ha donato. Più che fiera devo essere grata di aver ricevuto tanto e posso ritenermi soddisfatta ma non appagata>>. Sei impegnata in altri progetti? Magari discografici? <<Voglio preparare un disco nuovo, diverso, proiettato verso un sound world music. Ci saranno delle sorprese>>. Valentina un tuo pensiero sulla squadra del Napoli calcio… <<Sono tifosa del Napoli, amo il calcio…Spero che il Napoli quest’anno vinca qualcosa d’importante, la città lo merita e i tifosi fanno molti sacrifici per andare a vedere le partite in trasferta>>. Oggi il calcio è cambiato, molto business e poco cuore? <<Sicuramente sì, con l’avvento degli sceicchi, i cinesi, le squadre si sono trasformate in aziende vere e proprie. I tempi di Maradona sono lontani. Le tv, le scommesse, stadi di proprietà, hanno rivoluzionato tutto. Comunque sempre forza Napoli>>. Ad accompagnare Valentina Stella sul palco dell’Augusteo ci sarà Lino Pariota che curerà la direzione musicale, piano e tastiere, Mariano Barba batteria,Roberto De Rosa basso elettrico, Gianpaolo Ferrigno chitarra classica e acustica, Antonio Ottaiano fisarmonica, tastiere e pianoforte e Arcangelo Michele Caso violoncello.

Carlo Ferrajuolo

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