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Regoliamoci, esagerati i rossi a Keita e Muriel

CHIEVO-ROMA

Da rivedere entrambi i gol di El Shaarawy: sul primo è bravo Dzeko, in fuorigioco al momento del colpo di testa di Fazio, a disinteressarsi dell’azione. Gamberini gli passa vicino ma non è abbastanza condizionato dalla sua presenza per far scattare la punibilità. Sul secondo lo stesso El Shaarawy è forse oltre Cesar per qualche centimetro al momento del lancio di Strootman, in questi casi tenere giù la bandierina non può essere un errore.
Lo è invece convalidare il gol del 3-5 del Chievo. La posizione irregolare di Inglese al momento della sponda di testa di Pellissier è piuttosto vistosa.

NAPOLI-FIORENTINA

A fine gara Paulo Sousa lamenterà un’irregolarità nell’azione del gol di Insigne: si riferisce a un possibile fallo di Zielinski quando ruba il pallone a Cristoforo, ma non sembra nulla più che un contrasto deciso. Sul gol di Ilicic in un primo momento sembra in posizione di fuorigioco Kalinic, posizione potenzialmente punibile visto che si trova proprio sulla traiettoria del pallone. Questione però risolta da Hysai che in basso tarda a risalire e tiene in gioco tutti gli avversari.

JUVENTUS-CROTONE

Sull’1-0 per la Juve poteva starci un rigore a favore dei bianconeri quando Ferrari, dopo aver subito un tunnel da Dybala, contrasta l’avversario con un braccio sul busto e poi toccandolo sulla gamba. L’argentino accentua la caduta e questo forse induce Mazzoleni a lasciar correre.

MILAN-BOLOGNA

In avvio insolita svista di un assistente di altissimo livello, l’internazionale Di Liberatore, forse con la complicità dell’arbitro Giacomelli: su un lancio dalle retrovie di Romagnoli Gastaldello interviene toccando goffamente il pallone con quella che non può certo essere considerata una deviazione e rende così buona la posizione Lapadula, partito in evidente fuorigioco. Ma l’azione viene ingiustamente fermata.
Poco dopo rischia Taider che nell’area del Bologna cerca un pallone alto ma non lo trova, finisce addosso a Bertolacci e poi forse tocca anche di mano. Nell ripresa annullato stavolta correttamente un gol allo stesso Lapadula: Montolivo ruba palla a Verdi servendo il compagno, l’assistente Longo ha il dubbio che il tocco possa essere stato del bolognese e attende conferme prima di alzare la bandierina.
Regolare il gol del vantaggio del Milan: al momento dell’assist di Mati Fernandez Deulofeu è tenuto in gioco addirittura da quattro avversari, a cominciare dall’attardatissimo Okwonkwo.

GENOA-TORINO

E’ regolare la posizione di Rigoni sul gol del vantaggio del Genoa: al momento della punizione di Veloso è tenuto in gioco da due avversari.

EMPOLI-ATALANTA

Nel finale segnalato un fuorigioco a Thiam che però era in posizione regolare: al momento del passaggio di Dioussé l’attaccante dell’Empoli scatta in linea con Masiello. Valutazione non semplice per l’assistente internazionale Manganelli.

UDINESE-SAMPDORIA

Dopo pochi minuti dall’inizio del secondo tempo l’Udinese rimane in 10 per l’espulsione di De Paul. L’argentino per recuperare il pallone entra in scivolata su Torreira commettendo fallo: l’arbitro Pinzani estrae il rosso diretto punendo l’entrata col piede a martello. Decisione molto severa ma non un errore. La Sampdoria pareggia grazie a un calcio di rigore concesso dall’arbitro chiaramente su indicazione dell’arbitro addizionale Fabbri: è proprio davanti a quest’ultimo infatti che Gabriel Silva interviene in ritardo su Muriel dopo che l’attaccante si è già liberato del pallone.
Dopo la trasformazione Muriel esulta in maniera molto colorita di fronte al suo vecchio pubblico e agli ex compagni che gli danno la caccia. Danilo in particolare è furibondo e lo prende per il collo. Pinzani decide di espellere direttamente sia Danilo che Muriel, poi allontana anche l’allenatore dell’Udinese Del Neri. Il gesto di Danilo giustifica pienamente il rosso, ma per Muriel bastava il giallo: è la differenza tra gesto provocatorio – ammonizione – e minaccioso o offensivo – espulsione.

SASSUOLO-CAGLIARI

Il Sassuolo segna il quinto gol su calcio di rigore concesso dall’arbitro Nasca per fallo di mano in barriera di Borriello su punizione di Aquilani. L’attaccante del Cagliari salta e voltandosi sposta un po’ il braccio fuori dalla sagoma del corpo. Siamo al limite ma ci può stare.
Sul 5-2 reclama un rigore il Cagliari quando Faragò entra in area e viene affrontato alle spalle da Acerbi e poi da Consigli in uscita. L’ancata di Acerbi c’è, ma la caduta dell’attaccante sembra piuttosto autonoma.

LAZIO-INTER

In avvio rischia Murillo che affronta in maniera un po’ brusca Keita all’interno dell’area interista: ancata e spinta leggere, Keita accentua gli effetti e l’arbitro lascia correre.
Di Bello interviene invece, forse con l’aiuto dell’addizionale Calvarese, quando poco dopo ancora Murillo, sfidato e superato da Felipe Anderson, si arrangia con le braccia prima di cadere addosso all’avversario. Rigore del vantaggio laziale.
Nella ripresa due decisioni difficili di Di Bello nel giro di un paio di minuti: giusta la prima, quando l’arbitro coglie che la spinta di Nagatomo su Milinkovic Savic è appena fuori area . Meno convincente la seconda, quando espelle Keita per doppia ammonizione punendolo per simulazione dopo questa caduta. L’intervento di Medel non è da rigore, ma il giallo è eccessivo e forse frutto anche della caduta facile del primo tempo. Severa anche la seconda ammonizione di Lulic che lascia la Lazio in 9: il fallo su Gagliardini non è particolarmente duro né l’azione interista così promettente.
 

Fonte: SkySport

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