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Buffon: “Tentiamo l’impossibile”

Bisogna sempre tentare l’impossibile

E sulle residue speranze di passaggio del turno Buffon è stato chiaro. Secondo il capitano della Juventus a fare la differenza sarà l’atteggiamento della squadra in campo: “Questa partita deve avere lo stesso significato per me e per la squadra. A prescindere da quanto accaduto all’andata, bisogna onorarla al meglio per tanti motivi. Giochiamo in palcoscenici importanti, contro una squadra talmente importante e indossiamo una maglia talmente storica e preziosa che ogni gara va affrontata con il massimo della dignità, cercando di ottenere il miglior risultato e cercando di fornire delle buone prestazioni. Il nostro dovere è questo, questo è il dovere di chi indossa maglie talmente importanti nel calcio mondiale. Quindi il mio obiettivo e quello di tutta la squadra è questo. In passato è capitato che si siano state alcune rimonte incredibili, ma spesso dipende dalla consistenza e dal valore degli avversari che si vanno ad incontrare. Nella vita, però, bisogna per forza tentare l’impossibile, questo è uno stimolo per ognuno di noi. Tentando l’impossibile è chiaro che si rischi di ottenere qualcosa di possibile, che magari è più umano, non è il sogno i il risultato che avresti voluto. Però tentare l’impossibile dà la possibilità di uscire dal Bernabeu almeno con buone sensazioni. Al di là del risultato, noi abbiamo anche bisogno di affrontare una gara di questo tipo, giocando in uno stadio simile e contro una squadra come il Real per avere la sensazione di essere una squadra di quel livello, di quel valore. Per la partita di domani ci sono tante chiavi di lettura. Se succedesse un miracolo chiaramente saremmo tutti felicissimi, però c’è da pensare che quello è il sogno e per raggiungere il sogno ci sono tanti step importanti. Se ho detto qualcosa per stimolare il gruppo? Ho detto che se andiamo fuori continuo, così li ho stimolati per cercare l’impresa. Il gap iniziale è grande, c’è poco d dire. L’unico modo che conosco, per crederci, non è quello di fare voli pindarici dicendo ‘ce la faremo’ in un momento di entusiasmo. Queste cose si costruiscono pian piano, giorno dopo giorno in allenamento, con serietà e voglia di soffrire. Durante la gara sarà così. Chiaramente se vai in campo pensando di passare il turno per un dono divino, sei un folle e puoi rimanere negli spogliatoi. Se invece entri in campo deciso a combattere, a giocare bene, con sacrificio e orgoglio aiutando i compagni, magari pian piano la partita si mette in un modo che nessuno potrebbe pensare”.

Fonte: Sky

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