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Milan-Chievo 3-1, doppio Higuain e Bonaventura fanno volare Gattuso

MILANO – La terza vittoria di seguito con molti gol (il 3-1 al Chievo, una settimana dopo il 4-1 al Sassuolo e tre giorni dopo il 3-1 all’Olympiacos) accompagna il Milan alla sosta di campionato con alcune certezze. La prima è l’avvistamento della zona Champions, con una partita ancora da recuperare (il 31 ottobre a San Siro contro il Genoa). La seconda è la confortante concretezza della squadra, capace di tradurre in punti un gioco palleggiato per nulla casuale. La terza, di converso, è l’allarme persistente per le distrazioni in fase difensiva: nemmeno davanti al fragile Chievo, che non segnava da tre turni, Donnarumma è rimasto imbattuto. Ma la quarta certezza è per i tifosi milanisti la più importante: l’intesa tra Suso e Higuain, l’uno suggeritore e l’altro goleador, è definitivamente sbocciata. Sono stati proprio loro a demolire il Chievo in poco più di mezz’ora ed è a loro principalmente che Gattuso spera di potersi affidare nel fondamentale derby con l’Inter del 21 ottobre. Kessié, Bonaventura e Cutrone, entrato nel quarto d’ora finale per la variante del 4-4-2, restano comunque preziose alternative all’asse che ormai fa ammattire le difese.

TATTICA SOLIDA – L’allenatore ha confermato il 4-3-3, resistendo alla tentazione di varare dall’inizio il tandem formato da Higuain e Cutrone, che aveva appena trascinato la squadra alla vittoria in Europa League sull’Olympiacos: la caviglia ancora dolorante del giovane centravanti e l’imperfetto equilibrio tattico col 4-4-2 hanno consigliato la strada sicura del sistema e degli uomini più collaudati. L’unica eccezione è stata l’assenza di Romagnoli: il suo impiego non è stato rischiato per via di un fastidio muscolare, dopo l’annesso provino mattutino a Milanello, che ha invitato alla prudenza. Lo hanno sostituito nel ruolo di centrale difensivo Zapata e in quello di capitano Abate, preferito a Calabria reduce dalle fatiche europee. D’Anna, invece, era condizionato dalle numerose assenze – su tutte quelle di Giaccherini e Cacciatore – e ha scelto uno schieramento inedito, rispolverando l’antico goleador Pellissier. Con Hetemaj dirottato in panchina, ha studiato un 4-4-2 ortodosso, con Pellissier appunto accanto a Stepinski e l’ex Birsa e Leris tornanti sule fasce.

Milan-Chievo 3-1, doppio Higuain e Bonaventura fanno volare GattusoIl gol di Bonaventura Fonte: Repubblica.it

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