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EDITORIALE. Il Napoli fa harakiri al San Paolo contro il Sassuolo

Seconda sconfitta consecutiva in casa tra Coppa e campionato per il Napoli, che ieri ha fatto harakiri contro il sempre più sorprendente Sassuolo dell’ex De Zerbi. Quella con gli emiliani è stata una brutta partita di quasi tutta la squadra che deve recitare il mea culpa per aver peccato, nuovamente di presunzione, sottovalutando l’avversario. In ombra i pezzi da  90 di Gattuso, male infatti Mertens, Osimhen, autori di due grossolani errori sotto porta che avrebbero potuto dare un’altra impronta alla gara, lo stesso dicasi per Di Lorenzo, Fabian e Lozano, i quali, volendo dare loro un voto, a stento raggiungono un 5. Identico voto pure per il tecnico azzurro che ha perso nettamente il duello con De Zerbi. Tardivi i cambi che andavano fatti prima data l’inconcludenza di molti giocatori in campo. In realtà il Sassuolo non ha dominato, come potrebbe sembrare, però ai punti è giusto attribuirgli la vittoria perché capace di sfruttare al massimo le occasioni lasciate dal Napoli che, viceversa le ha sprecate banalmente. Le due ultime vittorie in trasferta con Benevento e Real Sociedad ci avevano illuso, forse non è tutto oro quel che luccica. Ringhio dovrà lavorare ancora alacremente su diversi giocatori che attualmente non hanno raggiunto il top della condizione e probabilmente non hanno acquisito la mentalità giusta. Quello che tuttavia fa rabbia è sapere che la rosa messa a disposizione di Gattuso è certamente competitiva, sicuramente non inferiore al Sassuolo, al Milan capolista o alla Roma, tanto pet citare dei nomi. La batosta subita in Europa dall’Az sembrava solo un incidente di percorso, oggi con questa nuova debacle interna c’è da riflettere. Attenzione, lungi da me mettere il Napoli sotto processo, ci mancherebbe, ma occorre sedersi ad un tavolo e trovare i rimedi per non incorrere più in prestazioni apatiche come quella con i neroverdi. Adesso il tempo davanti per recuperare e per far tesoro dei propri errori ce n’è in abbondanza, però, come recita un antico adagio latino: errare humanum est, perseverare diabolicum est. Giovedi si ritorna in campo in Europa League per far visita al Rijeka, cenerentola del girone F, quale occasione migliore per riscattarsi immediatamente.

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