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Gli interventi di Paolo Bargiggia, Nicola Legrottaglie e Fabio Rossitto a “1 Football Club”

Paolo Bargiggia 1 Football Club” su 1 Station Radio: Allegri è il medioevo del calcio. Nei due anni di pausa non è migliorato in nulla, a differenza di Spalletti. Milan favorita per lo Scudetto grazie a Pioli

Udinese-Napoli è una partita di alta classifica non solo per gli azzurri, i quali lottano per il vertice, ma anche per i friulani che sono partiti forti con un pareggio e due vittorie – queste le parole di Paolo Bargiggia, giornalista esperto di calciomercato, nella sua rubrica Parola di Bargiggia” durante 1 Football Club, trasmissione prodotta dalla testata IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio – C’è un dibattito sulla formazione che schiererà Gotti, e sono due le possibilità: una squadra più sbilanciata con Pereyra dietro Pussetto e Delofeu, oppure una Udinese più equilibrata lasciando fuori questultimo. Inoltre, Pierpaolo Marino, il ds bianconero, ha smentito la presunta gabbia che Gotti sta preparando per Osimhen. La difesa non cambierà e sarà sempre a tre. Il Napoli, con un centrocampo a cinque, può andare in difficoltà perché giocano a due in mezzo e sono più deboli sulle fasce. Spalletti? In questi due anni di fermo avrà lavorato sullequilibrio, sulla sua serenità interiore. Rimase molto male per il trattamento ricevuto dallInter, i nerazzurri lo lasciarono solo mentre stava perdendo il fratello e non ha mai voluto risolvere il contratto con loro. Il suo calcio è sempre attuale, ora aspettiamo il Napoli di Spalletti al giro di boa del campionato. Di solito le squadre del tecnico toscano iniziano bene e poi rallentano. Un fattore positivo è che sembra non sia andato a scontrarsi con i leader della squadra, come Insigne, a differenza delle sue precedenti esperienze con Roma e Inter. Italiano? È il nuovo che avanza, è la contrapposizione del calcio medioevale che sta vivendo la Juventus con Allegri. Esprime nuovi concetti di gioco, che seguono quelli di Mancini con i quali ha rivitalizzato lItalia allEuropeo. Ha restituito entusiasmo e idee ad una Fiorentina dopo due anni bui, una scelta eccellente da parte del club viola prendere questo allenatore. Può essere definito il nuovo De Zerbi, e il nostro calcio ha bisogno di questi tecnici più coraggiosi e ricchi di conoscenze i quali non si limitano a dire sempre, come Allegri, che bisogna prende un gol in meno o che la palla va spedita in tribuna. Italiano è maturo anche sullaspetto delle polemiche, ha gestito in modo egregio le parole di Gasperini post Atalanta-Fiorentina. Pioli? Venne salvato da Maldini e Boban quando laltra parte della dirigenza rossonera voleva come allenatore Rangnick. In questo momento lui e Italiano esprimono il miglior calcio in Italia. Il Milan è la favorita per lo Scudetto. Il pareggio di ieri contro la Juventus è molto importante, soprattutto perché ottenuto dopo una gara dispendiosa in Champions contro Liverpool e con diverse assenze importanti. Gioco collettivo, organizzato, e stanno cercando di trasmettere senso di appartenenza. Tutto questo non si ritrova più nella Juventus, la quale è alle prese con un cambio generazionale e con un tecnico che non si è aggiornato in due anni di stop, e che sta facendo i conti con il suo calcio conservativo.

Juventus, Legrottaglie 1 Football Club” su 1 Station Radio: “Non critico Allegri ma le scelte della società negli ultimi tre anni. Il Napoli lotterà per le prime posizioni, ma vedo favorite Inter, Milan ed i bianconeri”

Più che concentrarmi su ciò che dice Allegri e il suo modo di giocare, farei unanalisi sulle scelte della società negli ultimi tre anni. Sono passati dal mandare via un allenatore per cercare di creare unaltra mentalità e dopo tre anni ritrovarsi con lo stesso. Probabilmente non cera unidea chiara sulla visione da dare al club per i successivi dieci anni – queste le parole di Nicola Legrottaglie, ex calciatore di Juventus e Milan, ai microfoni di 1 Football Club, trasmissione prodotta dalla testata IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione e Paolo Bargiggia, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. È una questione di identità tecnica, la quale non la dà lallenatore ma la società. Questultima costruisce un progetto che si vuol realizzare e successivamente si affida al tecnico per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il problema non è chi siede sulla panchina, ma come si arriva a creare la squadra e di giocatori. Se si andasse ad insegnare ad un ragazzo di 13 anni come viene interpretato il calcio di oggi, sicuramente si otterrebbe un giocatore più pronto. Comporre una squadra andando a prendere calciatori che da anni fanno un certo tipo di gioco è sicuramente più utile. Se non si è attenti a rinnovarsi, si impiegherà più tempo nellinsegnare le proprie idee. Poi, se il portiere sbaglia uno stop o un attaccante un gol davanti alla porta, non può essere responsabilità di Allegri. Si parla tanto di Italiano e di De Zerbi, ma non so se riuscirebbero ad arrivare a determinati risultati, come Max, in una big. Sono sicuramente dimensioni diverse. Milan? Quando c’è stato il momento di decidere ho visto una chiarezza importante e decisiva che ha portato ai risultati di oggi. Anche per quanto concerne il mercato e sulla tipologia di calciatori. Dove può arrivare il Napoli? Assolutamente tra le prime quattro. Gli azzurri daranno fastidio, ma non vedo ancora una squadra più forte di Inter, Milan e Juventus.

Napoli, Fabio Rossitto 1 Football Club” su 1 Station Radio: L’Europa League peserà, ma ha doti tecniche incredibili. Spalletti fenomeno nel far crescere i calciatori, gli consiglio il 4-3-3. Vi dico cosa farà lUdinese

Il Napoli ha loccasione di andare da solo in testa e di stare lì davanti, ma incontrerà una Udinese agguerrita – queste le parole di Fabio Rossitto, ex calciatore di Napoli e Udinese, ai microfoni di 1 Football Club, trasmissione prodotta dalla testata IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione e Paolo Bargiggia, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Non è mai facile recuperare dopo una partita dispendiosa di coppa, e potrebbe essere un vantaggio per i bianconeri. I partenopei, però, sono una squadra difficile da affrontare perché hanno diversi spunti tattici e giocatori rapidi. Posso pensare che Gotti imposti il suo match attendendo, recuperando palla, ripartendo velocemente e dando pochi riferimenti in attacco. Per i friulani sarà importante essere corti e lasciare pochi spazio fra le linee, nelle quali il Napoli è micidiale. 4231 o 433 per Spalletti? Il peggior” modulo per cercare di mettere in difficoltà il 352 è il 433. Gli azzurri, però, hanno una grande identità, al di là dello schema tattico: hanno principi chiari, sono corti e aggrediscono alto. Sono innamorato del centrocampista che hanno acquistato questanno, Anguissa, sono sicuro che può diventare strepitoso. La bravura di Spalletti è quella di migliorare individualmente i suoi ragazzi. Nel secondo gol di Osimhen contro il Leicester si nota la mano di Spalletti, quello era un gesto tecnico che, prima dellarrivo dellallenatore toscano, lattaccante non aveva nel suo repertorio. Sono molto pericolosi per il campionato. Risultato? Prevedo un pari, il quale può andare bene allUdinese ma il Napoli sono sicuro che farà di tutto per vincerla. È una partita in cui può succedere di tutto inciderò laspetto tecnico ma soprattutto come ci arrivano fisicamente le due compagini. Chi può essere decisivo? Insigne e Pussetto.

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