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Gli interventi di Alessandro Birindelli, Mauro Meluso e Sergio Porrini a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Birindelli, ex calciatore di Empoli e Juventus ed attuale tecnico dell’Empoli U16. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Quali sono le prospettive dell’Empoli per la prossima stagione? “Le prospettive non cambiano rispetto allo scorso anno. Il presidente Corsi considera la salvezza l’obiettivo prioritario da raggiungere, investendo tanto nelle strutture e nel settore giovanile e monetizzando in futuro, attraverso delle cessioni e delle plusvalenze importanti, come fatto nel corso degli ultimi anni”. Come si spiegano certe situazioni nelle quali alcuni calciatori sono sopravvalutati dalla stampa ed invece accumulano soltanto polvere? Quale sarà, inoltre, il futuro di tuo figlio Samuele? “Per quanto riguarda la prima domanda, andrebbe chiesta a chi fa certe operazioni di mercato. Ci deve essere bravura nella gestione di questi calciatori, la responsabilità dovrebbe essere attribuita anche a coloro che optano per i loro acquisti. Questi giocatori dovrebbero essere inseriti in contesti adeguati, altrimenti sono soltanto dei soprammobili. Per quanto concerne la seconda domanda, abbiamo vissuto due anni complessi a livello economico e ci si focalizzerà tanto sul mercato in uscita, prima di ingaggiare dei calciatori. Alcune società hanno chiesto informazioni per Samuele, calciatore del Pisa, ma non c’è stato nulla di concreto”. Per quanto concerne la Juve, De Ligt sembra essere indirizzato verso la Premier: Koulibaly potrebbe essere oggetto di desiderio dei bianconeri? “Sono due calciatori molto forti, forse i migliori nel loro ruolo. Hanno una conoscenza tattica fantastica ed un’elevata cultura calcistica, si equivalgono. Sono comunque operazioni di fantascienza, la considero un’ipotesi lontana attualmente”. Fabian Ruiz possibile colpo della Juve a centrocampo con Pogba? “Alla Juve serve dinamismo in quel ruolo, percio credo che questa coppia non si formerà”. Per quanto riguarda il Napoli, sarebbe meglio per Zanoli essere ceduto in prestito? “Dipende dal Napoli e dalla sua volontà di avere una rosa competitiva e carismatica o meno. Ci penserei due vole prima di lasciar partire in prestito questo calciatore, anche Alessandro non dovrebbe considerare l’idea di andare a giocare altrove”. Cosa non ha funzionato al Napoli in questa stagione per vincere lo scudetto? Quali sono, invece, le prospettive per la prossima annata? “Spalletti ha perso la bussola per la rosa non troppo omogenea e per i tanti spostamenti dei propri calciatori adattati in alcuni ruoli del campo. Il Napoli ha sofferto per questo problema, in particolare con le big e nei momenti cruciali. Obiettivamente, il tecnico ha comunque svolto un operato eccezionale, la stagione appena conclusa è servita da lezione per la prossima”. Per quanto riguarda Lorenzo Lucca, rappresenta un prospetto italiano da Serie A? “È un profilo sicuramente da A, ma ha bisogno di comprendere determinate dinamiche, è necessario essere presenti sempre in campo. Resta ugualmente un prospetto importante”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mauro Meluso, ex calciatore di Lazio e Salernitana ed ex ds dello Spezia. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Ci sono possibilità di vedere Verde al Napoli? “Credo che Daniele abbia svolto un percorso particolare. Dopo le espeienze all’estero, sono due anni ormai che è giunto in Italia e sta facendo bene. Ho avuto la fortuna, attraverso il suo agente Luigi Lauro, attento alle esigenze del giocatore, di averlo condotto in Liguria allo Spezia con una cifra irrisoria, aderendo al decreto crescita in modo straordinario. È stata un’operazione vantaggiosa per il club, in virtù del decreto attuato. Daniele è un talento italiano, è maturato tanto ed è pronto per una squadra di vertice, soprattutto per le sue abilità tecniche”. Per quanto riguarda Saponara, quanto è cresciuto prima a Spezia e poi a Firenze? “Ha un talento fuori dalla norma, anche più più Daniele, mai espresso pienamente, soprattutto per la sua estrema sensibilità. È un professionista di assoluto valore, lo portai anni fa già a Lecce nel mercato invernale. Poi venne a Spezia dove ha ritrovato la sua dimensione, anche se quest’anno con la Fiorentina ha disputato comunque un’ottima stagione. Di Italiano mi ha sempre stupito il grande coraggio di giocare a viso aperto con qualsiasi squadra incontrasse”. Per quanto riguarda i fondi americani, qual è la tua considerazione? Inoltre, quanto sei orgoglioso di vedere Erlic giocare contro Mbappè e battere la Francia? “Sono estremamente entusiasta per Erlic, ho avuto la fortuna di aver conoscere questo calciatore. Dispiace che lo Spezia lo abbia venduto al Sassuolo, poteva ancora essere utile alla causa. Tuttavia, il calciatore ha forse delle esigenze differenti dalla società ligure. Per quanto riguarda i fondi americani, ben vengano che si facciano avanti, soprattutto per la loro spinta economica. Sono stato ds dello Spezia quando fu attuato il passaggio di proprietà, questi uomini americani sono rispettabili ed intervengono di rado”. Quanto incide negativamente sulle prestazioni del Napoli il comportamento di De Laurentiis? E quanti presidenti come Aurelio riusciranno a competere con i grandi fondi? “Sono legato ad alcuni presidenti come Stirpe. È evidente che i patron debbano essere rispettati, perché hanno l’onere di garantire l’andamento di una macchina infernale come il calcio. Non metto in dubbio che debbano avere anche delle giuste pretese di protagonismo, ma il presidente intelligente è colui che possiede dimestichezza con la materia e comprende la scarsa rilevanza dell’esposizione mediatico. Il calcio è comunque cambiato, non ci sono più i patron di una volta e forse è anche giusto così. C’è stato un dispendio economico eccessivamente elevato nel corso degli ultimi anni. Attualmente, c’è l’avvento di questi fondi americani, i quali hanno grande interesse per alcune squadre ed anche per il calcio italiano”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sergio Porrini, ex calciatore della Juventus ed attuale vice allenatore dell’Albania. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Armando Broja potrebbe essere il sostituto di Osimhen? “È un calciatore di grandissima prospettiva, anche se non presenta le stesse caratteristiche di Osimhen. Broja non sarebbe forse il sostituto ideale per le qualità possedute, differenti dal nigeriano. Non è un attaccante statico, ma di movimento, possiede qualità davvero pazzesche. Lo vedrei bene al Napoli, magari anche in coppia con Victor”. Come giudichi l”esperienza da vice allenatore con Reja? “Sono tre anni che lavoriamo insieme, in seguito l’esperienza all’Atalanta. Mi sembra di essere con Edy da tanto, mi sento a mio agio con lui. È una bellissima esperienza ed è importante, anche per le ambizioni della nazionale. La priorità è raggiungere i prossimi Europei. Mi ritengo fortunato a lavorare con un tecnico d’esperienza”. Come giudica Giacomo Vriomi, attaccante del Swarovski Tirol, “La sua trafila è passata anche attraverso il nostro campionato, ma non è riuscito ad esprimere al massimo il suo potenziale, sopratutto per i tanti problemi fisici. Questo è il suo primo anno in Austria ed ha vissuto una stagione da protagonista con il Swarovski Tirol, effettuando 19 reti. È un attaccante puro, abile spalle alla porta, ha movimenti da vero attaccante. Bravo di testa, anche il suo mancino è fantastico. Tuttavia, ha avuto la sfortuna di non essere riuscito a lasciare il segno nel calcio italiano, soprattutto per il metodo di giudizio utilizzato per valutarlo. Sarei felice di vederlo in Italia, anche perché è più forte di alcuni suoi colleghi di Serie A”.

 

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