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EDITORIALE DEL LUNEDI’ – Il Napoli mitraglia travolge anche la Cremonese e guarda tutti dall’alto

Editoriale del lunedì. Pur non brillando, come nelle ultime partite, il Napoli grazie al suo attacco mitraglia, sommerge di gol anche la Cremonese con il risultato di 4 a 1. giunto, tuttavia, solo nei quindici minuti finali, in virtù soprattutto dell’ingresso in campo del cholito Simeone, autore del raddoppio azzurro, dopo il momentaneo pareggio dei lombardi. L’argentino si è rivelato uomo partita, tanto da meritare un 8 pieno in pagella. In ombra viceversa Anguissa che non raggiunge la sufficienza, troppi errori a centrocampo ed in zona gol. Nettamente importanti le sostituzioni decise da Spalletti nel corso della gara, infatti i tre subentranti, Simeone, Lozano e Olivera hanno realizzato le reti che hanno consentito il successo dell’ormai solitaria capolista del campionato. Gli azzurri,  dopo l’1-1 dei grigiorossi si sono lasciati andare alle pressioni dei padroni di casa che però non hanno mai impensierito più di tanto il portiere Meret. Il tecnico toscano si gode, dunque il primato; I tre punti, sebbene siano  arrivati con una leggera sofferenza, sono fondamentali non soltanto per la classifica ma pure per  per tenere alto il morale dei giocatori in ottica Champions League. L’attacco superlativo degli uomini di Spalletti è la nota più lieta di questa stagione, infatti, finora. le reti azzurre in 12 gare sono già 35, ciò significa una media di quasi tre gol a partita. Insomma una vera una macchina da guerra in grado di travolgere qualsiasi formazione incontri. Altra bella notizia il ritorno in forma di Hirving Lozano,  Il messicano finalmente è riuscito  a sbloccarsi dopo un avvio alquanto complicato. Non per caso,  al 95esimo  Lozano era tra i più contenti della squadra ed ha festeggiato con i compagni la bella vittoria. Che dire se si vince così  facilmente anche quando non si gioca una partita straordinaria è segno che questa stagione sarà colma di soddisfazioni, almeno tale è l’auspicio della tifoseria napoletana, che sogna ad occhi aperti un risultato che si attende da oltre trent’anni. L’allenatore azzurro ha creato un clima idilliaco negli spogliatoi e nessuno si lamenta del minutaggio perché il collettivo resta l’arma migliore per continuare su questa falsariga.  Avanti così e se sono rose fioriranno. 

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