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EDITORIALE DEL LUNEDI’- La festa scudetto continua, Napoli impazzita di felicità dopo il successo sulla Fiorentina

Editoriale del Lunedì. Dopo aver conseguito lo scudetto matematicamente, nella gara di Udine, il Napoli di Spalletti ha fatto felici i propri tifosi, battendo, al Maradona, la Fiorentina per 1 a 0, con il rigore decisivo di Victor Osimhen, sempre più capocannoniere del campionato con 23 gol realizzati. Dunque, la festa è continuata ancora e non si concluderà che all’ultima giornata di questo torneo, il 4 giugno prossimo, a Fuorigrotta, contro la Sampdoria, per poi proseguire, in serata, in diverse piazze del capoluogo partenopeo, tra cui, ovviamente Piazza del Plebiscito, dove è prevista la partecipazione di tanti artisti e cantanti che allieteranno i sostenitori azzurri con canti e balli. Ieri, in quel del Maradona, i 50mila sugli spalti, intonando le famose note de o” Surdato ‘nnamurato”, hanno salutato i neo campioni d’Italia, dopo aver vissuto, a fine partita, due ore di puro divertimento e gioia, durante lo spettacolo con cantanti napoletani e personaggi illustri della città, tra i quali Clementino, Geolier, Edoardo Bennato e  Liberato, il misterioso cantante partenopeo, che ha voluto dedicare un’esibizione piano e voce alla squadra del cuore. Meraviglioso il colpo d’occhio dell’impianto sportivo flegreo, colorato completamente d’azzurro. Emozionante, altresì la passerella d’onore di tutta la rosa del Napoli, dello staff tecnico, di quello medico, del vecchissimo ma non d’età, magazziniere Tommaso Starace del direttore sportivo Giuntoli  e dulcis in fundo, di Luciano Spalletti, preso in braccio e portato in alto dai suoi giocatori. Quest’ultimo, intervistato dal presidente De Laurentiis, rivelatosi conduttore,  e dallo speaker  Decibel Bellini, ha affermato: “È proprio vero che questa è la città dei miracoli, se siete riusciti a far vincere uno scudetto anche a me, allora vuol dire che tutto è possibile”. Insomma, una vera e propria apoteosi che rimarrà nella storia del club e nel cuore della tifoseria partenopea. L’undici dell’allenatore toscano ha quindi sugellato, il trionfo con l’ennesimo successo stagionale.  Sventolio di bandiere, sciarpe, cori, pianti, applausi, esplosione di petardi e fuochi pirotecnici, dentro e fuori le  mura dello stadio hanno congedato la squadra.  Per ringraziare  i giocatori, gli ultras della Curva A, rivestita di un grosso tricolore su cui campeggiava un gigantesco numero 3, hanno esposto uno striscione con la scritta :  “Un popolo nato sotto un cielo azzurro e in riva al mare ha il diritto di sognare, grazie di aver dato a noi e a chi non c’è più un’altra data da ricordare“, mentre, dall’altro lato,  la curva B, tutta in bianco e azzurro,  ha risposto con: “E ora Napoli goditi la tua inimitabile festa”.  I festeggiamenti, non solo allo stadio,  ma anche nelle piazze e nei vicoli della di Napoli, in cui i tifosi si sono dati alla pazza gioia per un’altra lunga notte di felicità azzurra. Unica nota stonata della magnifica serata, è stata l’infortunio, si spera non grave, di Hirving Lozano, costretto a lasciare il terreno di gioco, sul tramonto della prima frazione di gioco. Il messicano, però, si è ripresentato  in campo  con le stampelle per non mancare al passillo d’honor , come dicono in Spagna e per festeggiare assieme ai compagni. Quest’oggi, i medici valuteranno l’entità del suo infortunio. La squadra è rimasto all’interno dell’ex San Paolo per una cena celebrativa dell’evento, organizzata dal patron azzurro, a cui hanno partecipato anche  le famiglie dei giocatori e gli agenti. 

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