EDITORIALEIN EVIDENZARUBRICHE

EDITORIALE DEL LUNEDI’ – Una magia di Kvaratskhelia salva il Napoli ma che sofferenza, gli azzurri ancora non convincenti

Editoriale del Lunedì. Il Napoli, ieri pomeriggio, al Maradona, ha battuto, il modesto Verona per 2 a 1, dopo essere stato in svantaggio; una vittoria, ovviamente, fondamentale per il futuro che apre alla speranza per la rincorsa alla zona Champions, distante quattro punti. Tuttavia, anche quella contro i gialloblù scaligeri non è sta una una gara esaltante e convincente, il Napoli è ancora ammalato e si è salvato soltanto in virtù di una magia del talento georgiano, tornato in campo dopo la squalifica. Ottima prova la sua, condita dal magnifico gol, il più bello,. sicuramente, della domenica, una fiondata dai venti metri, sotto la traversa che non ha dato scampo all’estremo difensore scaligero, il quale, in precedenza, gli aveva già negato la marcatura su un tiro ravvicinato. Che dire, naturalmente, le note liete sono rappresentate solo dal risultato e dalla ritrovata vena di Kvaratskhelia ma per quanto riguarda la partita, i tifosi napoletani sono rimati nuovamente delusi perché il collettivo non ha fornito segni di miglioramenti. Questo Napoli è sempre ammalato e non riesce a trovare la via della guarigione. A dimostrazione della prestazione opaca dei giocatori di Mazzarri ci sono  i voti mediocri in pagella attribuiti a gran parte della squadra dagli addetti ai lavori, tranne il georgiano ed i nuovi entrati Mazzocchi, Lindstrom e l’ex Ngonge, gli altri hanno meritato, a stento, un 5. Il gol del pari è giunto proprio grazie ad un tiro del belga,  deviato nella propria porta da un difensore gialloblù.  Oggi il numero 77 azzurro è il giocatore determinante, l’uomo che toglie dai guai i compagni e scusate se è poco. L’incubo di un ennesimo risultato negativo è svanito espressamente per le sue grandi giocate, altrimenti, stamattina, staremmo parlando di un’altra amarezza. Il talento che viene da lontano è il genio della lampada che avvera i desideri dei sostenitori partenopei che meritano di rivedere il Napoli dei sogni dello scorso anno. Nella noia dello stadio di Furigrotta l’unico a professare calcio è stato lui. Ciò significa che il tecnico toscano, d’ora in poi, non dovrà mai più farlo uscire dal campo anzitempo, visto che, da un momento all’altro, anche quando non è al top,  può cacciare fuori  dal cilindro il famoso coniglio. Il voto che io attribuisco al georgiano non può essere che 9. Dopo ave visto la partita del Maradona, la domanda mi sorge spontanea, come diceva un noto giornalista: ma il nostro Folorunsho è meno forte di Cajuste? A me pare che dal confronto con lo svedese, il veronese sia uscito ultra vincitore. Su questa mia riflessione il club di De Laurentiis dovrebbe riflettere e tanto. Domenica prossima c’è da affrontare il Milan nella sua tana, i rossoneri hanno un Giroud in gran forma, che, del resto, quando vede l’azzurro trova sempre il gol, per cui il tecnico di San Vincenzo potrebbe tornare al suo credo calcistico con la difesa a tre, però mi auguro che non trascuri la fase offensiva, come a Roma contro la Lazio, erigere un bunker davanti alla difesa, giocando soltanto nella propria metà campo, con il baricentro bassissimo, non è un bel vedere per gli amanti del calcio.

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui