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Luciano Chiarugi, Stefano Tirelli, Gianni Improta e Fabio Ravezzani a Radio Punto Nuovo

Chiarugi: “Italiano merita il salto di qualità, ma il Napoli non può più sbagliare la scelta dell’allenatore. Tenere Kvara sarà fondamentale quanto scegliere il prossimo tecnico”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Luciano Chiarugi, ex Napoli e Fiorentina: “Italiano non all’altezza del Napoli? Difficile dirlo ora, perché a Firenze si sono visti pregi e difetti di Italiano. Alla Fiorentina ha fatto comunque bene e ora si è conquistato la possibilità di fare un salto di qualità, per quanto i viola siano già una realtà molto importante. Non è un giovane emergente come Gilardino o Palladino. Piuttosto, il Napoli deve chiedersi cosa cerca dal prossimo allenatore: dopo averne sbagliati tre, De Laurentiis deve azzeccare la scelta e non dare ancora scossoni al gruppo. C’è molta confusione in questo momento attorno al Napoli, anche se ci sarà grande scelta sul mercato della panchina. Italiano riceve molte critiche per la sua gestione della difesa, ma molto fa anche lo zoccolo duro di una squadra. Servono 7-8 calciatori inamovibili, cosa che la Fiorentina ora non ha. Modifica tanto la formazione, ma i risultati parlano per lui. Poi andrebbe testato in una piazza così importante come Napoli, soprattutto in un momento dove sta cambiando tanto dopo lo Scudetto vinto lo scorso anno. Il Napoli dovrebbe preoccuparsi poi anche di confermare i propri campioni, al netto di chi è già sicuro di andar via. Tenere Kvaratskhelia sarà fondamentale, tanto quanto scegliere il nuovo allenatore. I calciatori quest’anno sono da capire: hanno cambiato tre tecnici con tre mentalità diverse, non è facile giocare così. Poi ci si mettono le pressioni dopo lo Scudetto e le difficoltà che sarebbero arrivate per tutti”.

Il Mental Coach Tirelli: “Gestire le vittorie è più difficile di raggiungerle, il Napoli ha avuto una indigestione di entusiasmo. Su Zielinski…”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Stefano Tirelli, Mental Coach: “Gestire le vittorie è più difficile di raggiungerle, il Napoli lo ha sperimentato e ha attraversato una indigestione di entusiasmo. Il campionato stravinto non ha aiutato per certi versi, perché andavano subito definiti gli obiettivi delle stagioni successive. La squadra si è trovata allo sbando dopo la separazione con Spalletti, perché ha spezzato l’alchimia che aveva portato il titolo. Ora nelle ultime partite il Napoli sarà portato a dare tutto e di più, perché fa parte dell’atleta dare il massimo nel finale. È un qualcosa che i calciatori del Napoli devono in primis a sé stessi e poi agli altri, per una questione di dignità e di orgoglio. Zielinski con la testa altrove? Non conosco direttamente il calciatore, ma posso immaginare per situazioni similari che ho vissuto. Quando un atleta è destinato all’addio, c’è un calo di prestazioni quasi inconscio. Viene a mancare la concentrazione ed è normale. Bisogna lavorare durante la settimana per ritrovare la serenità ed il giusto focus. La mente ha bisogno di lavorare di pari passo con il corpo, facendo una cosa per volta. Al Napoli quest’anno serviva un Mental coach più che un allenatore? Il successo di qualsiasi gruppo è l’unione di competenze gestite e coordinate al meglio dalla società. Quindi anche il lato mentale pesa quanto quello tecnico. Laddove si trovano dei professionisti che remano tutti nella stessa direzione, le forze si moltiplicano”.

Improta: “Italiano ha qualità indiscutibili, meglio di lui al Napoli solo l’ipotesi Conte. L’arrivo di Manna tradisce già la reale intenzione della società”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Gianni Improta, ex Napoli: “Italiano è un bravo allenatore, sta mostrando piano piano il suo valore. Il Napoli viene da un anno di delusioni e vorrebbe qualcuno di più carisma e garanzie, ma le qualità di Italiano non sono in discussione. La Fiorentina è ancora in corsa per tutti gli obiettivi e può togliersi qualche soddisfazione, dopo la stagione passata e le due finali perse in Europa e in Coppa Italia. Meglio di Italiano, in questo momento, il Napoli potrebbe prendere soltanto Conte: un allenatore che arriverebbe per puntare dritto al titolo. Se arrivasse Italiano, invece, sarebbe il segnale di una ripartenza da zero e in tono minore con dei giovani interessanti. E con Manna come DS, dovrebbe dare già qualche indizio sul volere della società. Il Napoli è ancora in corsa per l’Europa, per quanto le speranze siano davvero ridotte. Alla fine di questo campionato, De Laurentiis agirà di conseguenza e non vorrà più commettere errori. In tanti andranno rivalutati e messi al vaglio, ipotizzare qualcosa ora è arduo ed errato. La rosa del Napoli resta di assoluto rispetto, quindi il prossimo allenatore avrà il compito di di risollevare i tanti giovani che hanno deluso quest’anno. Da qua non si scappa. Lavorare con De Laurentiis è complicato per chiunque, è un presidente morale. Sa badare, però, alle casse della società e a non rimetterci un euro di tasca propria. Non sarà semplice per qualsiasi allenatore verrà, chiunque è arrivato si è lasciato in malo modo. A Monza mi aspetto una reazione della squadra, dopo la sconfitta deprimente contro l’Atalanta. Questo organico è stato sballottato a destra e a manca con i tre cambi di allenatore, quindi basta dare sempre addosso al gruppo del Napoli. Mi aspetto una reazione per dare una rasserenata anche all’ambiente. Spero tirino fuori l’orgoglio, perché il Napoli non è quello che stiamo vedendo ora”.

Ravezzani: “Monza-Napoli scontro diretto per l’Europa. La presunzione uccide un club, è toccato anche agli azzurri ora. Se fossi un allenatore bravo ci penserei mille volte prima di lavorare con ADL. Italiano? Non è il nome giusto, il suo massimo è la Fiorentina. Palladino è più adatto”

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia: “Monza-Napoli è uno scontro diretto per l’Europa, ma chi lo avrebbe mai detto ad inizio stagione? Calzona sta disperatamente provando a salvare questo campionato, ma fa male vedere il Napoli in balia di questo disastro. Se non dovesse battere il Monza, saremmo dinanzi al rischio di un tracollo totale di qui alla fine della stagione. La Champions ormai si è allontanata definitivamente… La presunzione uccide un club, questa cosa prima o poi tocca a tutti. Vincere così largamente lo scorso anno è stato un danno per il Napoli e per De Laurentiis, convinto di essere onnipotente e più furbo degli altri. Il Dio del Calcio è capriccioso e lo ha subito riportato alla realtà dei fatti. ADL è sempre stato bravo nel trovare i calciatori, ma un po’ meno nel trovare gli allenatori. Tolto Sarri e Spalletti, ne ha sbagliati tanti. La prima qualità di un presidente dovrebbe essere proprio scegliere l’allenatore giusto. Ora lo dico con tristezza: se fossi un allenatore bravo, ci penserei mille volte prima di lavorare al Napoli con De Laurentiis. Italiano? Non è il nome giusto. La piazza è bella ed entusiasmante per tutti, ma ho visto la finale di Coppa Italia Fiorentina-Inter… La difesa della viola era allo sbando eppure si ritrovò in vantaggio. Italiano continuò a far giocare altissima la squadra nonostante le mille occasioni dell’Inter. Anche un cieco lì avrebbe visto che la difesa andava abbassata, mentre Italiano non fu capace di capirlo. Oltre una squadra di medio-alta classifica come la Fiorentina, non vedo Italiano all’altezza di un’altra realtà. Manna? Ha fatto molto bene alla Juve Next-Gen, è un giovane che punta sui giovani. Anche lui però è uno juventino sfegatato, chissà come farà De Laurentiis a lavorarci (ride ndr)… Palladino? E’ l’anti-Italiano, fa un gioco gradevole e molto attento. Sarebbe molto più adatto al Napoli come allenatore. Non cercherei profeti del calcio offensivo, De Laurentiis si affidi ad uno moderno come Palladino”.

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Vincenzo Letizia

Giornalista sportivo, nasce a Napoli il 16/02/1972. Tante le esperienze professionali: collaboratore dei quotidiani “IL TEMPO”, “NAPOLI NORD”, “LA VERITA'”, “DOSSIER MAGAZINE”, “CRONACHE DI NAPOLI”, dei mensili “L’OASI” e “IL VOMERESE”. Corrispondente da Napoli del quotidiano “IL GOLFO”, redattore del periodico “CORRIERE DEL PALLONE”, direttore editoriale del settimanale di scommesse sportive 'PianetAzzurro FreeBet'. Responsabile dei servizi sportivi del “CORRIERE DI CASERTA”. Tra i collaboratori del ‘laboratorio di giornalismo e di comunicazione’ diretto da Michele Plastino. Inviato della trasmissione radiofonica “ZONA MISTA” in onda su CRC targato Italia. Più volte ospite alle trasmissioni televisive “Campania Sport” e “PANE E PALLONE” in onda su Canale 21, “ULTRAZOOM” in onda su TCS, “TRIBUNA Sport” in onda su Televomero, “Sotto Rete” in onda su TLA. Ideatore ed opinionista della trasmissione WEB/RADIO 'MONDO CALCIO' andata in onda sulla Tele5 Napoli tutti i lunedì alle 18,00 e i venerdì alle 21,30. Ha curato ogni sabato pomeriggio, intorno alle ore 16,30, la rubrica radiofonica su 'RADIO PUNTO ZERO' (FM 102.00) 'LA BOLLETTA' all'interno del seguitissimo programma 'Zero Magazine' in onda dalle 16:00 alle 19:00 (su www.rpz.it in Live Streaming). Ideatore e conduttore del programma TV 'CALCIOMERCATO & SCOMMESSE MONDIALI' andato in onda su Area Blu TV durante il Mondiale sudafricano. Opinionista fisso del programma TV 'AREA AZZURRI' in onda tutti i martedì alle ore 21 sul digitale terrestre 'AREA BLU TV'. Ospite fisso della trasmissione "SORRISI E PALLONI" in onda su Radio Punto Nuovo e su Capri Event TV. Opinionista della trasmissione televisiva "NAPOLI CALCIO LIFE" in onda su Capri Event TV e TeleCapri Sport. Autore e produttore della trasmissione televisiva "PIANETAZZURRO TV" in onda su RTN. ATTUALMENTE: presidente dell'associazione giornalistica AGiCaV; direttore editoriale del periodico cartaceo “PIANETAZZURRO” ; direttore generale dell'omonimo portale sportivo www.pianetazzurro.it , del sito di cronaca e intrattenimento www.campaniaveritas.it e della guida gastronomica www.golosando.eu